SCHEIWILLER, Giovanni Celestino
– Nacque a Milano l’8 novembre 1889, primogenito di Giovanni – originario del Cantone di San Gallo (Svizzera) e dal 1879 impiegato presso la libreria Hoepli di Milano – e di Elisa Rickli. La coppia ebbe altri quattro figli: Alfonso, Pia, Elisa e Paola.
Giovanni frequentò le scuole elementari e medie a Milano. Il giorno di Natale del 1904 il padre rimase vittima di un incidente tramviario, lasciandolo orfano a soli quindici anni. Frequentò allora il ginnasio a Schwyz e poi a Einsiedeln, in Svizzera, e successivamente fu Ulrico Hoepli (per lui ‘zio Ulrico’) a seguirne l’apprendistato: nel 1908 trovò impiego alla libreria Durckhardt di Ginevra, per poi passare, l’anno seguente, alla libreria Hoepli di Milano; tra il 1911 e il 1913 fu impiegato in lavori saltuari presso librerie di Parigi e Zurigo; nel 1913 tornò alla libreria Hoepli di Milano; nel 1915 si dedicò di nuovo a lavori saltuari in libreria, dapprima a Madrid e poi a New York, mentre il ritorno alla libreria Hoepli, questa volta definitivo, avvenne nel 1916 quando fu assunto come direttore della sezione francese. Giovanni lasciò la libreria solo nel 1959, al compimento dei settant’anni di età: per tutta la vita la sua prima attività fu all’interno della casa editrice libraria Ulrico Hoepli, dove fu nominato procuratore generale (1930) e quindi direttore (1941).
Per la libreria Hoepli curò, in particolare, tre importanti cataloghi di vendita antiquaria: Dall’età della pietra al Novecento (1927); Da Esopo a Cocteau (1930); Arte italiana dall’origine al Novecento (1934).
Nel 1917 sposò Artemia Wildt, figlia dello scultore Adolfo e di Dina Borghi. Nel 1919 nacque la loro primogenita, Mia. La famiglia si stabilì in via Melzi d’Eril, a Milano. Il secondo figlio, Vanni, nacque l’8 febbraio 1934. Il 21 febbraio 1937 l’amatissima moglie morì dando alla luce il terzogenito, Silvano.
Artisti e amici offrirono in memoriam un volume di Scritti e disegni dedicati a Scheiwiller, mentre il dolore di Giovanni si condensò in Frammenti di un diario inedito (Milano 1937), libretto che lui stesso diede alle stampe firmandolo con lo pseudonimo Jerrans.
Al 1925 si può datare l’inizio della carriera editoriale di Scheiwiller, con la pubblicazione dei volumi in sedicesimo della collana Arte moderna italiana, dedicati agli artisti contemporanei.
Il primo volume della serie, su Arturo Tosi, uscì per le cure di Ugo Bernasconi. Seguirono, in quello stesso anno, i volumi dedicati all’opera di Alberto Salietti, Libero Andreotti, Achille Funi e Felice Casorati. Mentre i volumi dedicati ad Amedeo Modigliani (1927) e Mario Sironi (1930) uscirono con il testo di Scheiwiller stesso. I volumi uscirono sempre senza indicazione di responsabilità editoriale, con la dicitura: «Si vende presso la Libreria Ulrico Hoepli, Milano». Nel 1928 Scheiwiller stampò anche la sua prima edizione privata, le poesie Dall’alto silenzio di Giacomo Prampolini e Il piccolo trattato di tecnica pittorica di Giorgio De Chirico.
Nel 1931 ai volumi dell’Arte moderna italiana si affiancarono quelli dell’Arte moderna straniera, il cui primo volume, firmato da Scheiwiller, fu dedicato a Hermann Haller. Negli anni seguenti uscirono, tra gli altri, Matisse pittore di Scheiwiller, Picasso pittore di Christian Zervos e Picasso disegnatore di Sergio Solmi; Van Gogh pittore di Lamberto Vitali; Renoir di Enrico Piceni, Toulouse-Lautrec di Leonardo Borgese e via enumerando: la collana si andò affermando (tirature sempre pari o superiori alle mille copie, frequenti riedizioni) e si confermò, insieme con la sorella maggiore dedicata all’arte moderna italiana, come un’operazione «eccezionale, frutto delle amicizie, dei rapporti, dell’intelligente comprensione di come l’arte delle avanguardie stesse mutando il volto come la percezione stessa dell’arte» (Novati, 2013, p. 131).
Nel 1932 uscì Profile, il primo libro di Ezra Pound pubblicato con Scheiwiller, un’antologia raccolta dal poeta americano, scritta in lingua inglese, che varcò i confini del nostro Paese e segnò l’inizio di un sodalizio tra Pound e la casa editrice destinato a durare per sempre.
Nel 1934 sia l’Arte moderna italiana (giunta a venticinque titoli), sia l’Arte moderna straniera (tre titoli) passarono all’editore Hoepli: l’accordo prevedeva che la cura dei volumi rimanesse affidata a Giovanni il quale avrebbe potuto tornare automaticamente a pubblicare le due collezioni «qualora la Libreria Hoepli per una qualsiasi ragione non intendesse proseguire la pubblicazione» (I due Scheiwiller..., 2009, p. 236).
Nel 1936 l’instancabile Scheiwiller inaugurò una nuova impresa editoriale con la fondazione della collana All’insegna del Pesce d’Oro, dal nome della trattoria in via Pattari dove incontrava gli amici artisti.
Il volume di esordio, per la prima Serie letteraria, fu 18 poesie di Leonardo Sinisgalli seguito, nello stesso anno, da Erato e Apollion di Salvatore Quasimodo, con introduzione di Sergio Solmi. Nel 1938, con Campi Elisi di Leonardo Sinisgalli, si concluse la prima Serie letteraria (in cui, nel frattempo, erano usciti anche Confucius di Pound e gli Instants di Paul Valéry) e, nel 1941, con La Storia del mondo in 500 pagine di Eugenio d’Ors si inaugurò la Nuova Serie letteraria.
Nel 1939 Giovanni avviò anche la Serie illustrata, con la pubblicazione, per sua cura, dell’Immagine di Cézanne. Nel 1942 inaugurò la collana di volumi in trentaduesimo All’insegna della Baita van Gogh e negli anni, furono diverse le edizioni di Scheiwiller a uscire in trentaduesimo (5,5×7 cm).
Nel 1940 gli Scheiwiller sfollarono a Garotto, nei pressi di Cernobbio. Possedevano anche una piccola baita alle falde della Grigna: da cui le Edizioni Garotto (1943-45) e le Edizioni Scalini di Grigna (1945-51).
Nel 1944 Giovanni curò la pubblicazione di Passatempo 1925-1944, il primo catalogo delle Edizioni Scheiwiller; nel 1948 uscì il Catalogo per gli amici del libro (che riuniva la produzione, suddivisa per collane, dal 1944 al 1948) e nel 1949 l’Index librorum (catalogo ordinato per collane come quello del 1948, ma cumulativo di tutta la produzione editoriale fra il 1925 e il 1949). Nel 1951 avvenne il passaggio di consegne da Giovanni a Vanni Scheiwiller.
L’ultimo libro pubblicato e curato da Giovanni, insieme con Eugenio Montale e Maria Luisa Spaziani, fu Poetesse del Novecento, con le prime poesie di Alda Merini (che continuò poi a pubblicare con Vanni). La prima serie di Vanni Scheiwiller, in ventiquattresimo, fu Oltremare, che si aprì, nel 1951, con i Proverbi cinesi di Giacomo Prampolini. Nel 1962, come era previsto nell’accordo firmato con Hoepli, Vanni riprese anche la serie Arte moderna italiana.
Giovanni morì a Milano il 10 novembre 1965 e fu seppellito, per sua volontà, nel cimitero di Musocco.
Un suo ricordo è nel catalogo Edizioni di Giovanni e Vanni Scheiwiller 1925-1965, stampato nel trigesimo della fondazione della casa editrice e offerto da Vanni al padre: «È tuo, papà, questo catalogo, che doveva uscire per l’8 novembre, tuo 76° compleanno e, insieme, 40 anni di nostro lavoro: nostro perché tuo e un po’ di Mia e di Silvano e di Vanni insieme. Con l’aiuto di Dio e di pochi lettori vogliamo raddoppiare questo nostro lavoro in mezzo ai libri, fino a 80 e più anni: come fu per tuo padre così sia il lavoro per i figli dei tuoi figli» (I due Scheiwiller..., 2009, p. 242).
Nel 1957, a Ivrea, presso la biblioteca del Movimento di Comunità, fu allestita la prima mostra sulle «Edizioni del Pesce d’Oro», poi ospitata anche dalla Libreria San Babila di Milano. Nel 1983 la Biblioteca comunale di Milano ospitò la mostra «Scheiwiller a Milano 1925-1983. Da Wildt a Melotti, da Fontana alla neoavanguardia, da Pound ai Novissimi». Nel 1986 Mantova ospitò la mostra «Arcana Scheiwiller: gli archivi di un editore», che passò poi, nella primavera del 1987, alla Villa Farnesina in Roma, sede dell’Accademia nazionale dei Lincei. In autunno la mostra si spostò a Mosca, poi a San Francisco e infine a Toronto. Nel 1990 a Lugano fu allestita la mostra dedicata a «Giovanni Scheiwiller libraio, editore, critico d’arte. Una bicicletta in mezzo ai libri».
Opere (tutte pubblicate a Milano). Amedeo Modigliani, 1927; Mario Sironi, 1930; Hermann Haller, 1931; Henri Matisse pittore, 1933; Honoré Daumier, 1936; Jerrans (pseudonimo), Frammenti di un diario inedito, 1937; Poetesse del Novecento, a cura di G. Scheiwiller, 1951; G. S. Segnalazioni. Scritti d’arte, con uno scritto di S. Solmi, 1964. Inoltre, tutte le Note bibliografiche, firmate o siglate o anonime, contenute nei volumi dell’Arte moderna italiana (1925-1951) e dell’Arte moderna straniera (1931-1954) sono redatte da Giovanni Scheiwiller.
Fonti e Bibl.: Il Fondo Scheiwiller, formato dalla biblioteca e dall’archivio, è stato acquistato nel 2005 dal Centro Apice dell’Università degli studi di Milano ed è strutturato in due corpi distinti: il fondo Giovanni Scheiwiller e il fondo Vanni Scheiwiller.
L. Vitali, Elogio di S., in Domus, IV (1931), 40, p. 21; Scritti e disegni dedicati a G. S., a cura di Gio Ponti - L. Vitali, Milano 1937; E. Falqui, Elogio del piccolo formato, Milano 1953; 1889: Milano, 8 novembre 1959, a cura di M. Scheiwiller - S. Scheiwiller - V. Scheiwiller, Milano 1959; A. Gatto, Un pioniere, in La Fiera letteraria, XIX (1964), 42, p. 8; V. Scheiwiller, «Arte moderna italiana» e editoria minima, in Editoria e cultura a Milano tra le due guerre (1920-1940), Atti del Convegno... 1981, Milano 1983, pp. 135-139; Scheiwiller a Milano 1925-1983. Immagini e documenti, a cura di C. Negri, Milano 1983; Arcana Scheiwiller. Gli archivi di un editore, a cura di L. Ferri - G. Tortorelli, Milano 1986; Cinquant’anni di cultura a Milano 1936-1986, a cura di V. Scheiwiller, Milano 1986; Disegnare il libro. Grafica editoriale in Italia dal 1945 a oggi, a cura di A. Colonetti et al., Milano 1988; Una bicicletta in mezzo ai libri: G. S. libraio, editore, critico d’arte (1889-1965), a cura di A. Kalczynska - V. Scheiwiller (con scritti di R. Carrieri ed E. Pound), Milano 1990; A. Kerbaker, G. e Vanni Scheiwiller, in Belfagor, LIV (1999), 1, pp. 47-60; Venezia per G. e Vanni Scheiwiller. Libro d’artista e poesia del Novecento, a cura di P. Gibellini - A. Scarsella, Ravenna 2004; G.C. Ferretti, Vanni Scheiwiller. Uomo, intellettuale, editore, Milano 2009; I due Scheiwiller. Editoria e cultura nella Milano del Novecento, a cura di A. Cadioli - A. Kerbaker - A. Negri, Milano 2009; L. Novati, G. e Vanni Scheiwiller Editori. Catalogo storico 1925-1999, Milano 2013.