GIOVANNI Ciriote Geometra (‛Ιωάννης Κυριώτης Γεωμέτρης)
Poeta, retore e teologo bizantino, fiorito nella seconda metà del sec. X. Di nobile famiglia costantinopolitana, discepolo del matematico Niceforo, protospatario, fu metropolita di Melitene, donde in tarda età si ritirò in patria a vita monastica.
La sua ricca produzione letteraria comprende: Inni alla Vergine, in distici elegiaci; una parafrasi giambica dei Cantici della Sacra Scrittura; un encomio di San Pantaleone, in 1042 trimetri giambici; il poemetto ascetico Paradiso, in 99 tetrastici di metro eroico-elegiaco; poesie varie ed epigrammi; orazioni sacre, fra cui il panegirico di S. Gregorio Nazianzeno; opuscoli retorici (ad esempio: elogio della quercia, descrizioni, ecc.); commenti a orazioni di S. Gregorio Nazianzeno, ad Aftonio e ad Ernogene. Importanti, fra le sue molte poesie d'occasione, quelle riguardanti persone e avvenimenti dell'epoca, come la morte di Niceforo Foca l'eroe prediletto, e di Giovanni Zimisce, le rivolte dei due Barda, le guerre con i Bulgari e con i Saraceni. ecc. Imitatore di Gregorio Nazianzeno, in poesie intitolate "a sé stesso" esprime felicemente i suoi sentimenti religiosi, in altre gli affanni della vita. Negli epigrammi, accanto a santi e padri della chiesa, celebra anche autori pagani.
Ediz.: Le poesie, edite da J. A. Cramer, Anecdota Parisiensia, IV, Oxford 1841, pp. 218-303, sono in parte riprodotte, insieme con altre opere, in Migne, Patrol. Graeca, CVI, coll. 805-1002. Edizione critica dell'encomio di S. Pantaleone di L. Sternbach, in Dissertat. philol. acad. Cracov., XVI (1892), 218-303. Un'ediz. completa è iniziata da G. Saidak con gli Hymni in SS. Deiparam, in Analecta Byzantina Societatis litter. Posnaniensis, I (Poznań 1931).
Bibl.: P. Tacchi Venturi, De Joanne Geometra eiusque in S. Gregorium Nazianzenum inedita laudatione, in Studi e Doc. di storia e diritto, XIV (1893): ricostituisce dalle opere la vita di G.; K. Krumbacher, Geschichte der byzant. Lit., 2ª ed., Monaco 1897, pp. 731-37; G. Schlumberger, Nicéphore Phocas, Parigi 1890; id., Epopée byzantine, Parigi 1896-1900, passim. Per la spiegazione dei soprannomi v. G. Sajdak, in Byzantion, VI (1931), pp. 343-353.