COCCAPANI, Giovanni
Figlio dell'orafo Regolo Francesco e fratello maggiore del pittore e architetto Sigismondo, nacque nel 1582 a Firenze, dove il padre si era trasferito da Carpi. Fu dottore in legge, matematico e architetto civile e militare. È grazie all'interesse del Tiraboschi anche per questo ramo fattosi fiorentino della nobile famiglia Coccapani, radicata negli Stati estensi, e ai contatti che i fratelli avevano continuato a mantenere con i luoghi d'origine, che si hanno notizie più precise di quelle di cui poteva disporre il Baldinucci circa gli ascendenti di Regolo e gli interessi economici che lo avevano spinto a spostarsi a Firenze, nonché informazioni circa manoscritti e disegni vari, di fortificazioni, di macchine, studi di matematica (di Giovanni stesso e del fratello Sigismondo) che si trovavano a Carpi nel Settecento, giuntivi probabilmente per via ereditaria, in possesso allora dell'erudito locale Eustachio Cabassi, ma poi (Campori) dispersi. Il Baldinucci, invece, con la precisione consentitagli dall'utilizzazione di "ricordi di sua propria mano", riferisce dell'attività fiorentina del C., tracciando il profilo di un personaggio di ampi interessi, che era passato dopo il dottorato in legge a studi severi di matematica e di architettura, messi a frutto in un testo manoscritto, Considerazioni sopra il modo di fabricare la Fortezza Reale di cinque lati,conforme al miglior uso et regole più moderne, citato dal Tiraboschi. Sempre dal Baldinucci si ricava un lunghissimo elenco di nobili discepoli anche stranieri cui il C. avrebbe impartito insegnamenti di matematica, di meccanica, di architettura civile e militare; ma scarsa risulta essere stata la sua attività pratica, in rapporto alla quale si citano solo la memoria sepolcrale di Adamo Schlibitz (morto nel 1631) all'interno della facciata in S. Michele Visdomini (W. ed E. Paatz, IV, pp. 197, 205 n. 23), la partecipazione al concorso per la risistemazione della villa di Poggio Imperiale, vinto da Giulio Parigi, un progetto per una chiesa nel Volterrano in località Botro (fondata il 30 sett. 1627: Thieme-Becker), e il progetto per la chiesa con il convento di S. Teresa a Firenze (1628-33; Paatz, V, pp. 237 s.).
Ai suoi viaggi, pur essi ricordati dal Baldinucci, in "Lombardia" (Modena, Bologna, Ferrara), a Roma, sempre ben appoggiato presso l'alta gerarchia ecclesiastica (Paolo Coccapani, suo parente, era vescovo di Reggio, e con mons. G. B. Ciampoli, segretario dei Brevi di Urbano VIII, era in rapporti molto amichevoli) non è possibile dare, da quel che è noto, finalità precise: pare che, dilettante di pittura e intenditore, prestasse anche il proprio consiglio in campo d'arte e di collezioni; ma tale attività era probabilmente solo marginale. Per il diletto del granduca Cosimo II, dice il Baldinucci, traduceva le sue esperienze di meccanica e di idraulica "in belle invenzioni di fontane portatili e simili bizzarrie", e in una lettera a Galileo dell'agosto 1611 il Cigoli conferma la notizia definendolo "bonissimo giovane et ingegnioso di ghiribizzi di macchine che se forse avesse atteso avrebbe fatto buona riuscita", e poi lo raccomanda in particolare perché "rispettoso e timido". Comunque, che le sue conoscenze fossero diventate tali da conferirgli un sicuro prestigio scientifico lo dimostra sia il fatto che, sempre a detta del Baldinucci, nel 1638 gli fu affidato il primo lettorato istituito a Firenze di matematica, sia la sua candidatura a successore del galileiano Benedetto Castelli alla Sapienza di Roma, che poi non ebbe seguito.
Lasciò, morendo nel 1649 a Firenze, un figlio piccolo, Sigismondo, entrato poi nell'Ordine degli scolopi e morto nel 1719 (Tiraboschi), che nel 1683 pubblicò un elogio del padre, e i cui scritti di carattere teologico sono ricordati dal Moreni.
Fonti e Bibl.: Macchie di sole e pittura. Carteggio L. Cigoli-G. Galilei, a cura di A. Matteoli, in Boll. dell'Accad. degli Euteleti... di San Miniato, XXXII (1959), pp. 32, 69; G. Galilei, Opere (ediz. naz.), XIII, p. 168; F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno..., v. Indice, a cura di A. Boschetto, in edizione anastatica, VII, Firenze 1975; S. Coccapani, Prolusioni poetiche, Firenze 1683, p. 78; G. Tiraboschi, Biblioteca modenese, II, Modena 1781, pp. 49 s.; VI, I, ibid. 1786, pp. 88 s.; G. B. C. Nelli, Vita ... di G. Galilei, Losanna 1793, p. 804; D. Moreni, Bibliografia storico-ragionata della Toscana..., Firenze 1805, I, p. 273 (pp. 273 s. per Sigismondo); G. Campori, Gli artisti ital. e stranieri negli Stati estensi, Modena 1855, p. 157; W. ed E. Paatz, Die Kirchen von Florenz, Frankfurt 1952-53, IV, pp. 197, 205 n. 23; V, pp. 237 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII, p. 131 (con bibl.).