COCLEO (Cochlaeus), Giovanni
Il suo vero nome era Dobneck; fu umanista e teologo, avversario di Lutero; nacque nel 1479 a Wendelstein presso Norimberga e mori il 10 gennaio 1552 a Breslavia. Educato a Norimberga, passò nel 1504 all'università di Colonia, dove divenne magister nel 1507; e dal 1510 diresse la scuola di latino (scuola dei poeti) presso S. Sebaldo in Norimberga. Nel 1515 l'umanista Pirckheimer lo mandò in Italia ad accompagnare tre suoi nipoti, e così il C. poté approfondire, specialmente a Bologna, i suoi studî umanistici, giuridici e teologici. Nel 157 consegui a Ferrara il dottorato, e fu poi consacrato prete a Roma. Nel 1520 mutò i suoi sentimenti e si dichiarò avversario irreducibile di Lutero: alla dieta di Woms (1521), alla dieta di Norimberga (1524), ad Augusta (1530), ove sedette tra i teologi cattolici che esaminarono la Confessio augustana, e in una lunga serie di scritti polemici contro la nuova dottrina che ebbero però scarso effetto. Lutero lo ignorò e gli stessi suoi correligionarî lo misero sempre più da parte, perché il tono dei suoi scritti tornava a danno dei tentativi d'accordo.
Tra i suoi scritti e le sue edizioni umanistiche merita d'essere rilevata la sua Historia Hussitarum in 12 libri (1549). Dello stesso anno è il suo scritto più importante contro Lutero (Commentaria de actis et scriptis Martini Luthen Saxonis). Interessante per gl'inizî della storiografia umanistica una sua Vita Theodorici, regis quondam Ostrogothorum et Italiae querela item de reipublicae sub Jmstiniano imp. I statu (1544; edita da I. Peringskioeld con osservazioni e aggiunte nel 1699 a Stoccoma). Mentre in passato si considerava Cocleo solo come avversario della Riforma, si considera oggi anche la sua attività umanistica, per la quale ebbe sempre inclinazione, anche in mezzo alle lotte.
Bibl.: U. de Weldige-Cremer, De I. C. vita et scriptis, Münster 1865; T. Kolde, in Herzog-Hauck, Reaelencyklopädie für protestantische Theologie und Kirche, IV, pp. 194-200; Brecher, in Allgemeine Deutsche Biographie, IV (1876), pp. 381-391; C. Otto, Joh. Cochlaeus der Humanist, Breslavia 1874; M. Spahn, J. C. (con elenco dettagliato degli scritti del Cocleo; fondamentale per il giudizio da darsi sul C., Berlino 1893); H. Grisar, Luther, Friburgo in B. 1911-1912, passim; G. Wolf, Quellenkunde der deutschen Reformationsgeschichte, II, 2, Gotha 1922, pp. 238-240 (con bibliografia).