GIOVANNI d'Andrea
Giureconsulto canonista italiano, detto dai contemporanei fons et tuba iuris; nato intorno al 1270 forse a Rifredo nel Mugello, studiò a Bologna prima grammatica e poi teologia, diritto romano e canonico. Nel 1302 è a leggere a Bologna Decretali e nel 1303 il Decretum. Nel 1307, a causa dell'interdetto pontificio su Bologna, trasferì il suo insegnamento a Padova, ma due anni dopo tornò a Bologna, dove rimase a insegnare diritto canonico fino alla morte, avvenuta il 7 luglio 1348. Il comune di Bologna gli affidò spesso importanti incarichi politici specialmente nelle sue relazioni con i pontefici. Egli fu uno dei maggiori canonisti dello studio bolognese.
Si ricordano di lui un apparato e una novella al Sesto (Roma 1476, Venezia 1581), una lettura alle Decretali di Gregorio IX (Pavia 1484, Venezia 1493), un apparato alle Clementine (nelle comuni edizioni glossate), addizioni allo Speculum del Duranti, varî trattati in materia canonica, Questiones feudales (in Tract. univ. iuris, X), varî casus e consilia.