GIOVANNI da Anagni
Giureconsulto canonista italiano del sec. XV, morto, con molta probabilità, il 17 gennaio 1457. Professò lungamente allo studio di Bologna e fu più volte investito di cariche pubbliche; nel 1425 fu dal senato bolognese inviato come ambasciatore a Martino V. Rimasto vedovo, si diede alla vita ecclesiastica, e fu canonico e quindi arcidiacono (17 novembre 1448) della cattedrale di Bologna.
È autore di Commentaria super V Decretalium (Bologna 1479, 1497 Milano 1497, Lione 1521) e super VI Decr. (Milano 1492; ristampati insieme con i primi a Lione nel 1546); di Consilia (Milano 1496, ed. a cura di L. Bolognini, Lione 1555, Venezia 1575); di Selectae quaestiones (Colonia 1570), di Quaestiones iuridicae (Lione 1572) e di varì trattati: De Iubièaeo (s. l. n. a.), De iure patronatus ecclesiarum (Amsterdam 1645), De revocatione feudi alienati (Lione 1546, Basilea 1564). È vecchia tradizione che il G. d. A. abbia riformato gli statuti lucchesi.
Bibl.: G. Fantuzzi, Notizie scritt. bolognesi, Bologna 1771, I, pp. 224, 230; G. Mazzetti, Repertorio di tutti i professori... di Bologna, Bologna 1847, p. 120; G. M. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, Brescia 1753, I, II, pp. 656-8; J. Fr. Schulte, Gesch. der Quellen und Literatur des can. Rechts, Stoccarda 1877, II, pp. 320-2; E. Besta, in Storia del diritto italiano a cura di P. Del Giudice, I, II, Milano 1925, pp. 890-1 e 897.