BAISO (Abaisi, da Baisio), Giovanni da
Nacque a Modena, da Benedetto, e fu considerato il più fine intagliatore in legno del sec. XIV e il primo della famiglia di artisti famosi nell'Italia sett. per un secolo e oltre. Nel 1374 fece gli stalli del coro di S. Maria del Carrobbio ora nella quarta cappella a destra in S. Petronio a Bologna (v. Zucchini). Dieci anni dopo fece il coro di S. Domenico a Ferrara.
Sul coro è segnata a lettere gotiche, con la data 1384, la seguente iscrizione:
"Zentil nobile donna Madonna Tomasina / Gruamonti nata, di messer dux fia / a' servi di Cristo sempre benigna e pia / Da se movesta par la gratia divina / cominciare mi fé con ducati dosento / Principio fò e mio cominciamento", e nella cornice superiore del settimo stallo da sinistra è la firma "Hoc opus fecit mag.r Iohs d. Baisio de Mutina".
I trentotto stalli sono riccamente intagliati e traforati a rose e intrecci e fiori con una decorazione geometrica intarsiata, mentre colonne tortili ed archi a sesto acuto reggono i braccioli. Di Giovanni, cui qualche studioso attribuisce il coro della cattedrale di Reggio che presenta caratteri stilistici affini, null'altro si sa se non che era morto nel 1390, come risulta da un rogito del 17 agosto in cui suo figlio Tommasino è detto "filius quondam Magistri Iohannis de Baysio" (cfr. Cittadella).
Bibl.: L. N. Cittadella, Notizie amministrative, storiche, artistiche relative a Ferrara.... Ferrara 1868, II, p. 241; C. Borghi, Sulla scuola modenese di tarsia, in Atti e mem. della R. Deputaz. di storia patria per le prov. modenesi e parmensi, V(1870), pp. 60 s.; G. Zucchini, Due opere d'arte della capp. Bolognini Amorini in S. Petronio di Bologna, in Bollett. d'arte, XIII (1919), pp. 136-138; G. Ferrari, Illegno e la mobilia nell'arte ital., Milano s. d., p. 2, ill. 33-35; F. Fabbri, Baiso, Reggio Emilia s. d.; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, p.5 (sub voce Abaisi o da Baisio); Encicl. Ital., V, p. 884 (sub voce Baiso, da).