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GIOVANNI Dalmata

di Adolfo Venturi - Enciclopedia Italiana (1933)
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GIOVANNI Dalmata

Adolfo Venturi

Scultore, nato a Traù intorno al 1440, morto dopo il 1509: si trovava in Roma avanti il 1464 quando scolpì il busto di Pio II, che la forza rude dello scultore sembra staccare a colpi di martello da cristalli di quarzo. Continuò in quell'anno l'opera di Domenico di Capodistria, nel tempietto di Vicovaro; e divenne lo scultore ufficiale di Paolo II, che ritrasse nel busto di Palazzo Venezia, erroneamente attribuito a Mino da Fiesole, a Mino del Reame e al Bellano. Con lo scultore fiesolano fece l'altare della sagrestia di S. Marco a Roma, e il sepolcro di Paolo II, i cui resti sono nel Museo Petriano, distinguendosi dal compagno per l'energia delle forme, di cui sagoma duramente gli spigoli, e sfaccetta i piani a punta di diamante. Si modera il Dalmata, per certo suo studio d'imitar Mino, nel sepolcro del cardinale Roverella in San Clemente a Roms (1476-77). Chiamato nel 1481 in Ungheria alla corte di Mattia Corvino, vi stette circa un decennio, e fu onorato da quel re. Probabilmente lavorò in patria nella cappella Orsini del duomo; nel 1498, a Venezia, lavorò per il vescovo Niccolò Franco, e scolpì il busto di Carlo Zen, ora al Museo Correr; nel 1509, ad Ancona, fece il sepolcro del beato Girolamo Giannelli. Fu anche architetto; coronò di forme toscane la porta del tempietto di Vicovaro; costruì la loggia del palazzo di Venezia a Roma, e ne edificò le porte superbe, quella verso la piazza, di forme tarchiate alla veneta, ornata di borchie in rilievo; l'altra in via del Plebiscito, singolare per le proporzioni slanciate, il taglio dorico delle colonne fiorite di capitello corinzio. Per Paolo II, il Dalmata eseguì con tutta probabilità gran parte delle medaglie edite dal Hill. Educato a Venezia nella bottega di un maestro lombardo, a Roma temperò la sua maniera forte e rocciosa lavorando con Mino da Fiesole. Un po' per volta abbandonò le forme prismatiche che interrompono o spezzano i contorni, e, già nel sepolcro del cardinale Roverella in San Clemente, le sue figure, in cerca della gentilezza del Fiesolano, si vanno allampanando, assottigliando, finché, nel mausoleo del beato Giannelli nel duomo d'Ancona, si presentano dimagrite, consunte. Quella fu l'ultima opera dell'artista che aveva perduta la naturale sua forza, vivendo tra le delicatezze dell'arte fiorentina nell'Urbe. (V. tav. LXXVII).

Bibl.: H. v. Tschudi, G. D., in Jahrb. d. preuss. Kunstamml., IV (1883), pp. 169-190; F. Schottmüller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (s. v. Dalmata, Giovanni; con bibl.); A. Schneider, Ivan Duknović, in Savrememnik, 1914; B. Serra, G. D. nel tempietto di Vicovaro, in L'Arte, XXV (1922), pp. 203-06; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VIII, i, Milano 1923, pp. 620-34; A. Scrinzi, in L'Arte, XIX (1926), p. 249 segg.; E. Lavagnino, ibid., XXVII (1924), p. 247 segg.; Fogg Art Museum, Handbook, Cambridge 1927; L. Donati, L'attività in Roma di Giov. di Traù, in Arch. stor. per la Dalmazia, X (1931), pp. 522-34; XI (1931), pp. 54-66.

Vedi anche
Mino da Fiesole Scultore (Poppi 1430 circa - Firenze 1484). La sua prima attività di ritrattista è testimonianza, oltre che della sua formazione a Firenze (probabilmente, condiscepolo di Desiderio da Settignano e A. Rossellino, presso B. Rossellino), della sua familiarità con i Medici (busti di Piero, 1453, e di Giovanni, ... Andrea Brégno Brégno, Andrea (detto anche Andrea da Milano). - Scultore (Osteno, Como, 1418 - Roma 1503). Amico di umanisti, collezionista di sculture antiche, il Bregno, Andrea fu, con Giovanni Dalmata, il maggiore esponente della scultura della seconda metà del 15º sec. a Roma. Le sue opere, dai modi raffinati e ... Roma Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e di provincia (Comune di 1307,7 km2 con 2.718.768 ab. nel 2008). ● Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato già alla mente degli antichi, ma le soluzioni da essi offerte non reggono alla critica scientifica. ... Sebenico (croato Šibenik) Città della Croazia (37.060 ab. nel 2001), capoluogo della contea di Sebenico-Knin (2984 km2 con 114.386 ab. nel 2007), posta sulla costa dalmata a NO di Spalato, all’ingresso dell’omonimo vallone che costituisce la parte terminale della valle del fiume Krca, sommersa dal mare in seguito ...
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  • Giovanni Dalmata
    Enciclopedia on line
    Scultore (n. Traù 1440 circa - m. dopo il 1509); si recò a Roma prima del 1464, e ivi collaborò con Mino da Fiesole all'altare della sagrestia di S. Marco e al sepolcro di Paolo II (frammenti nelle Grotte Vaticane), distinguendosi dal compagno per l'energia delle forme, la grandiosa concezione della ...
Vocabolario
dàlmata
dalmata dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della...
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