Scultore in terracotta (n. Firenze 1469 - m. dopo il 1529), figlio di Andrea. Alla semplice policromia di Luca e, ancora, di Andrea, aggiunge tinte su tinte e riduce la scultura a pittura rilevata e veristica. Risentì specialmente del padre, del Verrocchio, di Benedetto da Maiano e di Francesco di Simone Ferrucci. Grandissimo il numero dei suoi lavori, tra i quali si ricordano la Resurrezione del 1510 (Firenze, Accademia), una Natività e una Deposizione al Bargello (1510) e gli Atti di Misericordia dell'Ospedale del Ceppo a Pistoia.