GIOVANNI della Rochelle (Iohannes de Rupella)
Francescano, nato intorno al 1200, morto nel 1245. Scolaro di Alessandro di Hales, gli successe nella cattedra di cui i francescani disponevano all'università di Parigi.
È uno dei rappresentanti della lotta dottrinale che specialmente il suo ordine sosteneva allora in difesa del platonismo della tradizione agostiniana contro l'avvento dell'aristotelismo, anche se egli tentò di assorbire il meglio di quest'ultimo per conciliarlo col primo. Il suo pensiero ci è noto principalmente attraverso il trattato di psicologia Summa de anima (ed. da T. Domenichelli, Prato 1882: ma per le manchevolezze di tale edizione v. C. Baeumker, in Arch. f. Gesch. d. Philos., V, 1892, p. 118), aristotelizzante nella distinzione di un intellectus agens da un intellectus possibilis e nella considerazione dell'attività del primo come abstractio dell'universale dal particolare, ma decisamente agostiniano nell'idea che nella sfera superiore del conoscere, volta verso Dio e i principî primi delle scienze, tale processo dal particolare non avesse più luogo e l'intellectus agens s'identificasse con lo stesso Dio illuminante: identificazione già implicita nella dottrina di Alessandro di Hales, ma respinta più tardi da S. Bonaventura. Dal maestro, e anzi da tutta la scuola francescana, G. diverge invece in quanto non accetta l'idea della composizione dell'anima e degli angeli da una materia e da una forma. A G. appartiene forse anche un anonimo trattato della Biblioteca nazionale di Parigi De definitione multiplici potentiarum animae, le cui dottrine coincidono con quelle esposte nella Summa; altri suoi scritti sono segnalati da P. Minges, in Arch. Franc. Hist., 1913, pp. 597-622.
Bibl.: G. Manser, J. de R., in Jahrb. f. Philos. u. spek. Theologie, XXVI (1912), pp. 290-324; id., in Rev. Thomiste, XIX (1911), pp. 89-92; P. Minges, in Philos. Jahrb., XXVI (1914), pp. 461-77; id., in Franz. Studien, III (1916), pp. 365-78. Per più ampia bibliografia, v. Ueberweg-Geyer, Grundr. d. Gesch. d. Phil., II, 2ª ed., Berlino 1928, pp. 384-86 e 733-35.