GIOVANNI di Antiochia, soprannominato lo Scolastico
Ecclesiastico e giurista bizantino. Visse nel sec. VI, morì nel 578, fu patriarca (e come tale è noto come Giovanni III di Costantinopoli) dopo la deposizione di Eutichio dal 564 al 578. Compose una collezione di canoni che si distingue per l'estensione e per l'ordinamento, sistematico della materia e che rimase per lungo tempo la base del diritto canonico greco. La chiamò Εύνταγμα κανόνων. Compose inoltre la Collectio LXXXVII capitulorum, la quale comprende un compendio di novelle giustinianee relative a materie ecclesiastiche. Fondendo le fonti ecclesiastiche con le fonti laiche, da queste due opere si formò un Nomocanone (Nomocanon L. titulorum) falsamente attribuito a Giovanni. Una precedente collezione di canoni (di 60 titoli) andata perduta è ricordata dallo stesso G.
Ediz.: Σύνταγμα, in Völl e Justell, Bibliotheca iuris canonici veteris, II, Parigi 1661, pp. 499-602; J. B. Pitra, Iuris ecclesiastici Graecorum historia et monumenta, II, Roma 1868, p. 368 segg., 385; la Collectio, in Heimbach, Anecdota, II, Lipsia 1840, pp. 202-304.
Bibl.: F. A. Biener, De collectionibus canonum Ecclesiae Graecae, Berlino 1827; K. E. Zachariae, in Zeitschr. d. Savigny Stiftung, VIII, p. 236; id., Die griechischen Nomokanones, in Mémoires de l'Acad. de Saint-Pétersbourg, VII, S. T. XXIII n. 7, 1877; Benescevic, La Συναγωγή in L. titoli ed altre collezioni giuridiche di Giovanni Scolastico (russo), in Zapiski della Sez. Class. dell'Imp. Soc. Archeol. russa, VIII, 1914: K.F. Schmid, Die Sprache der kirchenslawischen Übersetzung der Synagoge des Johannes Scholasticus, Lipsia 1922.