Federzoni, Giovanni
Letterato (Bologna 1848-ivi 1923), appartenne alla scuola carducciaia, alla quale contribuì notevolmente con traduzioni, trattati e soprattutto con le edizioni dantesche curate " con diligenza, perizia e, al bisogno, personalità delicata " (Mazzoni) e con i molti studi danteschi. A prescindere dal Manualetto elementare per la comprensione della D.C., che è appena un sussidio scolastico, e dal Romanzo di Beatrice Portinari, che, uscito nel 1904 dopo i suoi primi studi sulla Vita Nuova e suggerito fors'anche dalle dimostrazioni della realtà storica di Beatrice del D'Ancona e del Del Lungo, fu rimaneggiato più volte " da storico e da psicologo per modo che tuttavia attrae e si fa leggere gustosamente e profittevolmente ", a parere del Mazzoni, ma che al Momigliano sembrò viceversa " finisse per distruggere l'atmosfera poetica della Vita Nuova e creare nel lettore un senso di disagio e di incertezza ", questi studi, pubblicati sul " Giornale Dantesco " e altre riviste, sono stati da lui raccolti in tre volumi: Studi e diporti danteschi (Bologna 1902), Nuovi studi su D. (Città di Castello ,1911), Nuovi studi e diporti danteschi (ibid 1913).
In queste ricerche si distinguono i saggi sul rapporto redazionale e concettuale che intercorre tra Vita Nuova e Commedia e sul problema della Donna gentile; sulla struttura interna della Vita Nuova, sulla figura di Beatrice, sull'allegoria fondamentale del poema e i simboli principali dell'Inferno. Accanto a questi problemi fondamentali gli studi del F. affrontano una gran quantità di questioni allegoriche, storiche, scientifiche con polemica ma essenziale esposizione del pensiero altrui, sì da presentarsi come relazioni complete dei singoli temi, assai utili allo studioso, ma lasciando spesso l'impressione di sottilizzare fino all'inverosimile o all'ozioso.
Bibl. - G. Mazzoni, G.F., in " Nuova Antologia " XIV (1936) 360-362; A. Momigliano, Il diario di un maestro, in Elzeviri, Firenze 1945, 215-219; G.L. Passerini, Per la memoria di un dantologo artista, in G.F., Raccoglimenti e ricordi, Bologna 1935, 287-292.