Ferretti, Giovanni
Critico letterario (Torino 1885-Roma 1952). Autore, tra l'altro, di Saggi danteschi (Firenze 1950) di ampio e sicuro respiro, che spaziano in varie direzioni, dall'interpretazione filosofica e allegorica a quella di personaggi, da riferimenti particolari a problemi storici e a letture di canti. La sua opera più interessante, abilmente ragionata, è I due tempi della composizione della D. C. (Bari 1935), le cui tesi, aggiornate e perfezionate, ripete nel saggio La data dei primi sette canti dell'Inferno (in Saggi denteschi, cit.).
La tesi del F. riprende la notizia data dal Boccaccio, che i primi sette canti siano stati scritti a Firenze e che D. abbia ripreso il poema dopo che questi gli furono inviati presso Moroello Malaspina. Lo studio se convinse, pur con molte riserve, critici come il Momigliano e il Sapegno, ammirati soprattutto dell'ingente congerie di osservazioni sapientemente concatenate, fu criticato con validi motivi dal Barbi, dal Pietrobono, dal Porena, ecc. Nel saggio La data dei primi sette canti il F. mette a frutto le osservazioni mossegli; ma non riesce a eliminare i vari dubbi e contraddizioni della precedente monografia.
Bibl. - M. Porena, in " La Rassegna " XLIV (1935); F. Maggini, in " Studi d. " XIX (1935) 172-173; G. Vandelli, ibid 178-179; L. Pietrobono, in " Giorn. d. " XXXVII (1934) 247-251; A. Vallone, La critica dantesca contemporanea, Pisa 1953, 108-109; V. Rossi, in " Scuola e Cultura " XII (1936) quad. IV-V, 294-299.