Poeta (Bologna 1466 - ivi 1538), fratello di Alessandro, di cui pubblicò (1520) le Anatomicae annotationes. Seguì le orme di Serafino Aquilano e, quando questi morì, raccolse in suo onore le Collettanee grece latine e vulgari (1504). Compose due poemi allegorico-didattici, il Viridario (1513) e il Fedele (1523). Nella questione della lingua intervenne con Annotazioni della volgar lingua (1536), anacronistica difesa, contro il Bembo, della letteratura cortigiana e bolognese in specie.