MALAGODI, Giovanni Francesco
(App. III, II, p. 18)
Uomo politico italiano, morto a Roma il 17 aprile 1991. Deputato e, dal 1979, senatore, fu segretario del Partito liberale fino al 1972 e successivamente presidente fino al 1976 (in seguito presidente onorario).
Ostile al centro-sinistra, da posizioni di liberalismo conservatore guidò il PLI ai successi elettorali dei primi anni Sessanta (7% nel 1963). Entrato, nel giugno 1972, come ministro del Tesoro nel secondo ministero Andreotti, in una coalizione centrista DC-PSDI-PLI con l'appoggio esterno del PRI, che riportava i liberali al governo dopo gli anni del centro-sinistra e dopo la sconfitta nelle elezioni di quell'anno, attuò una dilatazione della spesa pubblica − in gran parte per sostenere la domanda, ma anche con provvedimenti a favore dei ''superburocrati'' − che sembrava in contraddizione con i principi della sua parte politica e che innescò una spirale di richieste in vasti settori del pubblico impiego.
Dal 1973, per dieci anni, fu presidente dell'Internazionale liberale. Dal 22 aprile 1987, dopo le dimissioni di Fanfani chiamato alla guida del governo, fu presidente del Senato per i mesi a cavallo della tornata elettorale del giugno successivo.
Tra i suoi scritti: Massa non-massa: riflessioni sul liberalismo e la democrazia (1962); Liberalismo in cammino (1962-1965) (1965); Quattro discorsi europei (1976); Lettere senesi a un cittadino d'Europa (1990).
Bibl.: R. Dahrendorf, S. Veil, V. Zanone, Giovanni Malagodi: politico e liberale. A contribution by liberals for his 80th birthday, a cura di U. Schoettli, Bologna 1985.