GARIBALDI, Giovanni
Nacque a San Colombano Certenoli, sull'Appennino ligure in provincia di Genova, il 1° genn. 1838, da Giovanni Battista e Anna Aste; completati i primi studi presso il collegio delle Scuole pie di Chiavari, nel 1854 si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Genova, ove si laureò nel 1860. Durante gli anni del corso mostrò una chiara attitudine alla ricerca morfologica, coadiuvando i settori di anatomia e allestendo varie preparazioni anatomiche a secco e in alcool che valsero ad arricchire il locale Museo di anatomia umana normale e patologica. Dedicatosi alla carriera scientifica e universitaria, dopo aver superato il relativo concorso per esami venne nominato, con r.d. del 22 nov. 1863, settore di anatomia umana normale e aggregato alla facoltà medica dell'Università genovese. Il 1° nov. 1871 ottenne, con decreto ministeriale, il titolo di assistente alla clinica chirurgica, che gli venne poi confermato di anno in anno fino al 1880, e dal 1876 iniziò l'attività di supplente del prof. M. Conti nell'insegnamento ufficiale dell'anatomia patologica, che doveva proseguire fino al 1880. Nel 1877 gli fu conferito l'incarico della supplenza temporanea dell'insegnamento della clinica dermosifilopatica. Nominato professore straordinario di anatomia patologica il 5 febbr. 1881, si adoperò, in collaborazione con altri professori, per apportare miglioramenti al teatro anatomico, divenuti indispensabili in seguito all'aumento del numero degli studenti e alle accresciute esigenze della ricerca scientifica. Incaricato dell'insegnamento delle operazioni chirurgiche sul cadavere il 15 genn. 1883, dal 1890 fu nominato professore ordinario di anatomia chirurgica e corso di operazioni. Più volte, durante il suo magistero, il G. fu eletto preside di facoltà.
Appassionato studioso dell'anatomia umana normale e patologica, il G. pubblicò alcuni interessanti rilievi morfologici: Sovra un ramo del nervo radiale al muscolo bracciale anteriore, in Lo Spallanzani, XIV (1876), pp. 233-237; Casi di anomalie nel decorso delle vene iliache e della vena cava ascendente, ibid., pp. 362-367; Caso di anomalia dell'arteria femorale e precoce sua tripartizione, ibid., pp. 406-410. L'osservazione alla quale doveva legare il suo nome fu il risultato di una lunga, paziente e rigorosa ricerca sui nervi cranici che gli consentì di individuare l'esistenza, costantemente riscontrata nei numerosi preparati autoptici esaminati, di un ramoscello anastomotico tra i nervi facciale e glosso faringeo e della quale dette notizia nella pubblicazione Di un nuovo ramoscello del glosso faringeo, in La Liguria medica, XIII (1868), pp. 212-222. Molti cultori dell'anatomia umana accolsero con interesse, in Italia e all'estero, la comunicazione del G., e denominarono la formazione da lui descritta "nervo del Garibaldi".
Distintosi per il generoso impegno a Genova e a La Spezia nell'epidemia di colera del 1884, il G. fu consigliere comunale di Certenoli e di Coreglia, ove si prodigò a favore di un incremento delle comunicazioni, e consigliere comunale e assessore all'igiene di Genova, ove curò in modo particolare le misure generali di profilassi. Presidente dell'asilo Tollot e della Società di cremazione, membro del Consiglio sanitario provinciale e della congregazione di Carità e consigliere della Croce rossa italiana, nel 1880 presiedé l'esposizione medica del congresso dell'Associazione medica italiana tenutosi a Genova. Cavaliere della Corona d'Italia e cavaliere dei Ss. Maurizio e Lazzaro, per disposizione testamentaria lasciò una borsa di studio all'Università di Genova.
Il G. morì a Genova il 23 dic. 1901.
Fonti e Bibl.: Necr. in Ann. della R. Univ. degli studi di Genova… 1902-03, Genova 1903, pp. 121-127; L. Testut, Anatomia umana, VI, Torino 1949, p. 97; M. Melis, L'insegnamento della anatomia patologica in Genova dalle origini al primo centenario della cattedra, Genova 1962, pp. 81-94.