BAGNATO, Giovanni Gaspare
Nacque il 13 giugno 1696 a Landau (Palatinato) da famiglia originaria di Como. Esplicò la sua intensissima attività d'architetto in Germania e nella Svizzera tedesca, ricevendo incarichi soprattutto da parte dell'Ordine dei cavalieri teutonici, del quale divenne architetto ufficiale e direttore edilizio. La prima opera datata è il castello dei cavalieri teutonici in Altshausen (Württemberg), iniziato nel 1729: il progetto del B., che si conserva nella Collez. di stato di Stoccarda, fu tuttavia realizzato soltanto in parte; suo è certamente il disegno del grande portale e l'idea complessiva del palazzo centrale e degli edifici di contorno. Anche i monaci di S. Gallo gli affidarono, intorno al 1750, il progetto per la nuova abbazia dell'Ordine (progetto conservato nella locale Biblioteca), della quale eseguì poi soltanto la facciata orientale. Fu l'ideatore di altri palazzi imponenti, come il castello di Meersburg, residenza del vescovo di Costanza, opera, tuttavia, che non gli è concordemente attribuita (cfr. Dehio, Hermanin, Wasmuth). Controversa è la questione del suo intervento a Salem, dove dovrebbe aver eseguito (o progettato) non soltanto il palazzo abbaziale, ma numerose altre costruzioni. Negli ultimi tempi della sua vita il B. si giovò della collaborazione del figlio Francesco Antonio.
Il B. morì nell'isola di Mainau, lago di Costanza, nel 1757.
Alla sua fervida attività, di cui fa testimonianza il fitto elenco delle opere, certe o attribuite, non corrispondono qualità artistiche molto alte; il B. si attiene a un barocco assai sobrio e insieme solenne, con elementi di netta impronta nordica, appena sfiorato qua e là dal gusto rococò, che è specialmente ravvisabile nell'amore per le distese superfici bianche e nell'uso degli archi a sesto ribassato. Le sue cose più apprezzabili sono quelle eseguite in età giovanile, probabilmente perché più liberamente legate alla tradizione barocca: cosi la facciata del castello di Altshausen, luminosa e varia, l'elegante androne con scale nel castello di Buchau e il discusso castello di Meersburg.
Opere: 1729-48 (e oltre ?): Altshausen (Württemberg), castello dei cavalieri teutonici (progetto realizzato in parte, comprendente anche gli edifici per la servitù, la cappella di S. Anna - 1748 - e la chiesa - 1748); 1730-51: Lindau, convento e chiesa; 1731-33: Friedberg, chiesa di S. Maria Maddalena; 1732: Mainau, chiesa dell'Ordine dei cavalieri teutonici (attrib.); 1733: Zurzach, collegiata (parte barocca); 1733-37: Messkirch (Costanza), cappella di S. Giovanni Nepomuceno, vari interventi nel castello, casa del grano, scuderie (attrib.); 1735: Salem (Baden), scuderie (attrib.); 1735-45: Kirheim (Alsazia), casa dei cavalieri teutonici; 1737: Dillingen, castello (attrib., è sicuramente suo il portale a nord); Leuggern (Aargau), casa dei cavalieri teutonici (ricostruz.); 1738-41: Merdingen (Bresgovia), chiesa parrocchiale (inizio dei lavori), casa parrocchiale; 1739: Markdorf (Badensee), chiesa parrocchiale (demolita); 1739-44: Augsburg, giardino della Residenza (progetto); 1740 circa: Salem (Baden), portale del palazzo; 1740: Oberhausen (Baden), chiesa parrocchiale (progetto); 1740-51: Hohenfels (Hohenzollern), castello (ricostr.); 1741: Andlau (Alsazia), casa dei cavalieri teutonici (progetto); Wegenstetten (Aargau), chiesa; 1742-45: Delsberg (Berna), palazzo pubblico; 1742-51: Hirsingen (Alsazia), castello (attrib.); 1743: Ecwersheim (Alsazia), casa parrocchiale; 1743-50: Meersburg, palazzo residenz. del vescovo di Costanza (attrib.); 1744: Buchau, castello (ala occident.); 1744-54: Hitzkirch (Lucerna), casa dei cavalieri teutonici; 1745: Strassberg (Hohenzollern), palazzo degli Uffici; 1746: Mainau, castello dei cavalieri teutonici (attrib.); 1746-1747: Kappel (Zurigo), chiesa (vari interventi); 1746-49: Rorschach (S. Gallo), casa del grano; 1746-52: Klingnau (Aargau), convento; 1747: Bremelau, chiesa cattolica; Dingelsdorf (lago di Costanza), cappella del crocefisso; Bischofszell (Thurgau), palazzo pubblico; Tiengen (Renania), parrocchiale (Progetto); 1747-53: Obermarchtal, convento di S. Norberto (ala orientale); 1748-53: Altshausen, chiesa di S. Michele (vari interventi; attrib.); 1750: Oberhausen (Renania), casa parrocchiale; S. Gallo, abbazia e cattedrale (progetto); Ravensburg, castelletto, Illerieden, chiesa parrocchiale (navata; poi modificata); 1750-57: Salem, palazzi abbaziali (attrib.); St. Blasien (Baden), abbazia benedettina (direz. lavori); Owingen (Ueberlingen), cappella di S. Nicola (attrib.); 1751: Veitsburg (Ravensburg), casa dei cavalieri teutonici; Rufach (Alsazia), casa dei cavalieri teutonici (progetto); 1752-55: Beuggen (Renania), casa dei cavalieri teutonicì (ricostruz.) e chiesa; 1754: Ehingen, chiesa di S. Biagio (direzione dei lavori, vari interventi, attrib.); Merdingen, chiesa parrocchiale; 1754 e oltre: Unterwachingen, parrocchia dei SS. Cosma e Damiano; 1755: Mülheim (Donau), castello (parte barocca); 1755-57: Friburgo (Bresgovia), cappella dei cavalieri teutonici e casa (interv. parziale); 1756: Meistrassheim (Alsazia), chiesa parrocchiale; Epfersheim (Alsazia), chiesa parrocchiale. Principali opere attribuite, non datate: Arlesheim, duomo; Lümschweiler, chiesa; Hagenbach (Palatinato), chiesa; Knöringen, chiesa; Ravensburg, casa dell'artista.
Bibl.: F. Acker, Johann Kaspar B., ein Deutschordensbaumeister des 18. Jahrhunderts, Stuttgart 1919; M. Schefold, Kloster Obermarchtal, Augsburg 1927, passim; E.Wasmuth, Lexikon der Baukunst, Berlin 1929, I, p. 288; G. Dehio, Handbuch der deutschen Kunstdenkmäler, III, Berlin 1934, v. Indice; L'opera del genio italiano all'estero, F.Hermanin, Gli artisti in Germania, I,Roma 1934, pp. 103-105, 154; J. Wohleb, Das Lebenswerk der Deutschordensbaumeister Johann Kaspar B. und Franz Anton B., in Zeitschrift für württembergische Landesgeschichte, n. s., XI (1952), pp. 207-224 (con note bibliogr., specialmente relative alle fonti documentarie); G. Dehio-E. Gall, Handbuch der deutschen Kunstdenkmdler, Oestlisches Schwaben, München-Berlin 1954, pp. 18, 78, 125; Id., ...Westliches Schwaben, München-Berlin 1956, v. Indice; Deutsche Kunstdenkmäler (ediz. R. Hootz), III, Baden-Württemberg 1959, pp. 152, 375, 378, 384, 385; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, II, p. 360 (con bibl. precedente).