GHIZZOLO, Giovanni
Nacque a Brescia probabilmente dopo il 1580. La provenienza è attestata dall'appellativo "Brixiensis" o "da Brescia" che accompagna molti frontespizi delle sue opere a stampa. La data di nascita può essere ipotizzata in base a quanto riporta la dedica dei suoi Madrigali a 5 voci del 15 nov. 1608: "primo frutto del debole ingegno mio"; la stessa dedica può essere considerata come terminus post quem circa la sua entrata nell'Ordine dei frati minori conventuali: il G. vi è ancora definito "signor", qualifica che non compare più nelle Canzonette et arie a 3 voci del 1609. Si presume abbia preso gli ordini sotto la tutela dello zio Gerolamo Ghizzolo, rettore del capitolo di S. Francesco di Brescia.
Il G. godette fama di ottimo musicista; il 25 sett. 1618, allorché era maestro di cappella a Ravenna, "fuit institutus magister musices fr. Joannes Ghizzolus mediolanensis" dalla provincia lombarda del suo Ordine (Regesta Ordinis, 1618, c. 180). Rimane tuttavia incerta la sua formazione musicale, svoltasi forse presso C. Porta o presso Giovanni Gabrieli.
La sua residenza abituale è da considerarsi Novara, dove visse almeno dal 1607. Nel 1610 si trasferì a Milano e vi restò fino al 1612. Come attestano le messe del 1613, quell'anno esercitò il suo primo incarico come maestro di cappella a Correggio per il conte, e poi principe, Siro (Giovanni Siro da Correggio). Mantenne la qualifica ufficiale fino al 1615. Dall'agosto 1618 ricoprì lo stesso incarico per il cardinale Pietro Aldobrandini, arcivescovo di Ravenna, nel duomo di quella città (Pitoni, p. 250; Sartori - Grossato, p. 24). Nominato maestro della cappella musicale del Santo di Padova il 6 ott. 1621, prese servizio nell'agosto del 1622. Nei primi mesi del 1623 fu chiamato a Roma dal generale dell'Ordine Giacomo da Bagnacavallo. Apparentemente il G. non vi si recò mai: il 29 aprile era ancora a Padova (Sartori - Grossato, p. 25); nell'agosto del 1623 lasciò definitivamente l'incarico, e probabilmente la stessa Padova.
Morì nei mesi successivi a Novara, prima del 29 febbr. 1624 (ibid., p. 161). Nella ristampa dei Salmi, messa et falsi bordoni del 1625 la dedicatoria lo ricorda come "musico moderno di felice memoria".
Lavorò nei principali centri del Nord Italia, dove acquisì tradizioni musicali diverse. Fu compositore di musica sacra e profana a Correggio, dove l'attività della piccola corte si legava a quella della collegiata. Nella Ravenna di P. Aldobrandini si impegnò in lavori perlopiù sacri, che rispecchiavano l'interesse del cardinale per le tesi conciliari. Si mantenne costantemente aggiornato nella produzione profana, e a Padova, centro di intensa tradizione per la musica profana e strumentale, compose i Frutti d'amore, del 1623.
La produzione sacra del G. comprende: Integra omnium solemnitatum psalmodia vespertina a 8 voci e organo, Milano 1609; Concerti all'uso moderno, a 4 voci, … libro II op. 7, ibid. 1611; Messe, concerti, Magnificat… et una messa per gli morti a 4 voci e organo op. 8, ibid. 1612; Messe, motetti… falsi bordoni, Gloria Patri a 8 voci e organo op. 10, ibid. 1613; Il III libro delli concerti, a 2, 3, 4 voci con le letanie della B. Vergine a 5 et la parte per l'organo op. 12, ibid. 1615; Salmi intieri a 5 voci co 'l basso per l'organo ad libitum op. 14, Venezia 1618; Messa, salmi… concertati a 5 o 9 voci, servendosi del secondo choro a beneplacito, con il basso per l'organo op. 15, ibid. 1619; Salmi, messa et falsi bordoni concertati a 4 voci op. 17, ibid. 1620; Il IV libro delli concerti a 2-4 voci… e organo op. 16, ibid. 1622; Compieta, antifone… a 5 voci e organo op. 20, ibid. 1623; Messe parte per capella et parte per concerto, a 4 et 5 voci, e una per li defunti, con organo op. 19, ibid. 1625.
La produzione profana comprende: Madrigali a 5 voci, libro I, Venezia 1608; Madrigali et arie per sonare et cantare nel chitarone… a 1 et 2 voci, libro I, ibid. 1609; Canzonette et arie a 3 voci, libro I, ibid. 1609; Il II libro de madrigali et arie a 1 et 2 voci… op. 6, Milano 1610; Il III libro delli madrigali, scherzi et arie a 1-2 voci, … op. 9, ibid. 1613; II Libro de madrigali a 5 et 6 voci, co 'l basso continuo… op. 11, Venezia 1614; Il III libro de madrigali a 5 voci… op. 18, ibid. 1621; Frutti d'amore in vaghe et variate arie…, libro V et op. 21, ibid. 1623.
Numerose composizioni del G. sono raccolte in antologie a stampa (Mischiati, pp. 61 s.), o conservate in manoscritto (cfr. Die Musik in Gesch. und Gegenwart, col. 74).
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. della Curia generalizia dei minori conventuali, A.26, Regesta Ordinis patris magistri Iacobi Bagnacaballensis, 1618, c. 180; A. Banchieri, Lettere armoniche, Bologna 1628, c. 73; G.O. Pitoni, Notitia de' contrapuntisti et compositori di musica (1725), a cura di C. Ruini, Firenze 1988, pp. 249 s.; A. Valentini, I musicisti bresciani e il teatro Verdi, Brescia 1894, p. 52; G. Tebaldini, L'Archivio musicale della Cappella Antoniana di Padova, Padova 1895, pp. 7, 32 s.; S. Mattei, Serie dei maestri di cappella minori conventuali, in Miscellanea francescana, XXII (1921), p. 137; D. Sparacio, Maestri di cappella minori conventuali, ibid., XXVI (1925), p. 42; R. Casimiri, Musicisti dell'Ordine francescano dei minori conventuali dei sec. XVI-XVIII, in Note d'archivio per la storia della musica, XVI (1939), p. 191; A. Sartori - E. Grossato, Docum. per la storia della musica al Santo e nel Veneto, Vicenza 1977, pp. 24 s., 161; J. Kurtzman, An early 17th-century manuscript, in Studi musicali, VIII (1978), pp. 149-171; M.L. Baldassarri, Il Quarto libro delli concerti di G. G., tesi di diploma della Scuola di paleografia e filologia musicali di Cremona, a.a. 1983-84; J. Roche, North Italian liturgical music in the early 17th century, Oxford 1984, pp. 22, 89, 106, 123, 127; U. Berto, Contributo alla biografia e alle opere di G. G., in Rass. veneta di studi musicali, II-III (1986-87), pp. 81-106; P. Mioli, A voce sola. Studi sulla cantata italiana del XVII secolo, Firenze 1988, pp. 209, 239-242; U. Wolf, Die Handschrift Cod. Guelf. 19 Musica-Handschrift der Herzog August-Bibliothek Wolfenbüttel: eine wichtige Quelle für das monodische Werk Bartolomeo Barbarinos sowie die Bearbeitungspraxis seiner Zeit, in Augsburger Jahrbuch für Musikwissenschaft, VI (1989), pp. 25, 66; B. Dickey, A brief note on G. and Mortaro, in Historic Brass Society Newsletter, IV (1992), pp. 4-14; M.L. Baldassarri, I libri di concerti sacri di G. G. (1580-ca. 1624), in Il Santo, XXXII (1992), 2-3, pp. 197 ss.; Id., G. G. fra Correggio e Ravenna, in La Cappella musicale nell'Italia della controriforma.Atti del Convegno… Cento… 1989, a cura di O. Mischiati - P. Russo, Firenze 1993, pp. 221-227; E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vocalmusik Italiens, Berlin 1892, pp. 291 ss.; C. Sartori, Bibliografia della musica strumentale italiana stampata in Italia fino al 1700, I, Firenze 1952, pp. 186, 197 s., 249 s.; Id., Diz. degli editori musicali italiani, Firenze 1958, pp. 88, 128, 155; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, III, pp. 228 s.; G. Gaspari, Catalogo della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, III, Bologna 1961, pp. 78, 232; Bibliogr. della musica italiana vocale profana, a cura di E. Vogel - A. Einstein - F. Lesure - C. Sartori, I, Pomezia 1978, pp. 757-764; M. Sala, Catalogo del fondo musicale dell'Arch. capitolare del duomo di Brescia, Torino 1984, p. 22; O. Mischiati, Bibliogr. delle opere dei musicisti bresciani pubblicate a stampa dal 1497 al 1740, a cura di E. Meli - M. Sala, Firenze 1992, pp. 55-62; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 475; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 618; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, V, coll. 73-75; The NewGrove Dict. of music and musicians, VII, p. 343; Répertoire intern. des sources musicales. Recueils imprimés XVIe-XVIIe siècles, München 1960, pp. 422, 463, 485 s., 489, 506; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti,Le biografie, III, p. 185.