BARLOCCI, Giovanni Gualberto
Nacque a Montefiore, nei dintorni di Fermo, nella seconda metà del sec. XVII. Poche notizie ci rimangono della sua vita. Entrò nell'Arcadia di Roma il 5 ott 1690 con il nome di Atildo Azonio, e in questa città fece parte anche delle Accademie dei Quirini e degli Infecondi, come si apprende dal titolo di un suo Idillio, pubblicato senza note tipografiche. Prese forse gli ordini minori, giacché alcuni autori lo ricordano come abate. Si ignorano data e luogo della morte.
Il B. fu autore di alcuni fortunati libretti per musica, più volte messi in scena in varie città d'italia, e pubblicati in genere anonimi. Il primo che possiamo con sicurezza attribuirgli è un dramma, L'Oreste, rappresentato a Roma il 28 dic. 1722 con musica di Benedetto Micheli. Quanto agli altri suoi libretti che ci sono giunti, risulta oggi assai difficile indicare non solo la data della prima pubblicazione, ma individuarne la stesura originale, dato che per ogni rappresentazione essi venivano sottoposti a un rimaneggiamento talvolta radicale.
Una materìa così anonima e mal caratterizzata ha permesso, tra l'altro, che nel corso degli anni, spesso per opera degli stessi autori delle musiche, i libretti assumessero indifferentemente ora l'uno ora l'altro titolo, o lo mutassero del tutto, pur rimanendo quasi identici nel loro contenuto.
Nella primavera del 1738 andò in scena al Teatro Valle di Roma, in prima rappresentazione, La finta cameriera (nota anche col titolo La giardiniera contessa), musicata dal napoletano Gaetano Latilla.
L'opera fu ancora rappresentata a Vienna (col titolo La Nobiltà immaginaria), a Londra (1748), a Parigi (1752) e in Italia più volte, tra il 1743 e il 1751, a Bologna, Venezia, Milano e Firenze; nel 1751 fu messa in scena a Brunswick e, il libretto fu qui pubblicato senza data, con la traduzione tedesca a fronte ed il titolo di Das verstellte Kammermaedgen. La musica dell'edizione tedesca è attribuita a Baldassare Galuppi, ma non risulta chiaramente se si tratti di un nuovo spartito scritto per l'occasione oppure di una rielaborazione condotta dal Galuppi sull'originale dei Latilla.
Sempre dal Latilla fu musicata l'opera Madama Ciana (rappresentata a Roma il 15 febbr. 1738; a Torino, col titolo di Donna Marzia, nel 1740 e ancora a Torino nel carnevale del 1747 come L'Ambizione delusa; infine a Monaco di Baviera, col titolo originale, il 13 luglio 1749), il cui libretto fu pubblicato a Bologna nel 1741 e ristampato a Venezia nel 1744. A Rinaldo di Capua si devono le musiche che accompagnano gli altri due libretti del B.: La commedia in commedia e La libertà nociva.
Il primo fu rappresentato l'8 genn. 1738 a Roma e quivi stampato nello stesso anno. Fu replicato al Teatro Tron di S. Cassiano di Venezia nel 1749; nel 1744 e nel 1745 al Regio Ducale Teatro di Milano col titolo anche questo di L'Ambizione delusa. La libertà nociva fu rappresentata in prima esecuzione a Roma il 17 genn. 1740 e stampata, sempre a Roma, nel corso dello stesso anno. Fu replicata a Firenze, nel Teatro di via dei Cocomero, nel 1742 e a Venezia al Teatro Tron di S. Cassiano nel 1744.
Fonti e Bibl.: G. M. Crescímbeni, Dell'istoria della volgar Poesia, VI, Venezia 1730, P. 367; L. Allacci, Drammaturgia... accresciuta e continuata fino all'Anno MDCCLV, Venezia 1755, Coll. 355, 483, 493, 841, 860, 880, 896; F. Vecchietti-T. Moro, Biblioteca Picena, o sia notizie istoriche delle opere e degli scratori piceni, II, Osimo 1791, PI). 83-84; T. Wiel, I teatri musicali veneziani nel settecento, Venezia 1897, pp. 146 s., 150 s., 153 s., 174; G. e C. Salvioli, Bibliografia universale del teatro drammatico italiano, 1, Venezia 1903, Coll. 173, 814, e appendice, col. 21; O. G. T. Sonneck, Catalogue of Opera librettos printed before 1800, Washington 1914, 1, pp. 81, 282, 304 S-, 402, 509, 556, 682, 710, 1118, 1131; Il, V. 1188; G. Ortolani, Appunti sui melodrammi giocosi del Goldoni, in Mélanges de philologie, d'histoire et de littérature offerts a Henri Hauvette, Paris 1934, p. 438; G. Gaspari-U. Sesini, Catalogo della biblioteca del Liceo Musicale di Bologna, V, Libretti d'opera in musica, Bologna 1943, pp. 259, 448 ss.