Katholikòs armeno (sec. 5º). Presente al sinodo di Sahapivan (447), nel 452 soffrì gravi torture per la fede e come tale ebbe titolo di "confessore". Dal 480 al 487 (o 484-98) fu katholikòs dell'Armenia. Occupa un notevole posto nell'antica letteratura armena per i suoi Inni e le Omelie. Venerato come santo nella chiesa armena.