ACAMPORA, Giovanni Lorenzo
Nacque nella seconda metà del sec. XVII. Oltre poche poesie, sparse in miscellanee del tempo, pubblicò nel 1701, a Napoli, un'antologia dal titolo Raccolta di rime di poeti napoletani non più ancora stampati (tra cui Giambattista Vico) e nel 1709, per incarico ufficiale della città di Napoli, si fece rieditore e prefatore di talune Ragioni a pro della Città e Regno di Napoli contro al procedimento straordinario del Santo Officio,già pubblicate nel 1692 da Niccolò Caravita. Una sua iniziata riedizione delle epistole di Pier della Vigna non fu portata a compimento. Anticurialista (quantunque abate) e grande amico di Pietro Giannone con il quale fu in corrispondenza, lo difese dagli attacchi contenuti in uno scritto (Roma 1724) dell'arcivescovo di Sorrento Filippo Anastasio, e gli inviò a Vienna, a sua richiesta, notizie sul Poliziano, da comunicare a Federico Ottone Mencken, che lo ringraziò nella Historia vitae et in literis meritorum Angeli Politiani (Lipsiae 1736). Ebbe rapporti anche col Vico, la cui prima Scienza nuova,per altro, gli sembrò "librettino" ripieno di fantasticherie inintelligibili, le quali, "per non torcersi il cervello, non dovrebbero nemmeno esser fiutate" (Nicolini, p. 25).
Bibl.: F. Nicolini, Uomini di spada di chiesa di toga di studio ai tempi di Giambattista Vico,Milano 1942, pp. 11-27; L. Marini, Pietro Giannone e il giannonismo a Napoli nel Settecento,Bari 1950, pp. 94, 95,96, 108, 146. 161.