Musicista (Firenze 1723 - ivi 1797); il nome non è sicuro: secondo alcuni documenti si chiamò Giovanni Maria o Giovanni Placido. Studiò a Napoli al conservatorio della Pietà dei Turchini, ove fu allievo di L. Leo e L. Fago. Almeno dal 1748 fino al 1761 visse all'estero (Praga, Vienna, Pietroburgo). Tornato in Italia (1762), vi si trattenne, specie alla corte di Modena e a quella di Firenze. Durante la carriera, R. si distinse quale virtuoso, insegnante e compositore. Nella sua produzione, che comprende opere teatrali (Il caffè di campagna, 1762; L'olandese in Italia, 1765, ecc.), cantate, musica strumentale, emerge specialmente la cembalistica, in cui si notano ampiezza e modernità di forme (sonata in 3 tempi). Fu membro dell'Accademia filarmonica di Bologna.