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BARATTA, Giovanni Maria

di Hugh Honour - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 5 (1963)
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BARATTA, Giovanni Maria

Hugh Honour

Figlio di Iacopo, fratello maggiore di Francesco e di Isidoro, è nominato in un documento del 1651 come "Magister Joannes Maria Baratta qm. Iacobi de loco Montis Marcelli Lunen, Sarzanen.". Il Passeri afferma che egli cominciò come intagliatore e lascia intendere che sia andato a Roma con il fratello Francesco. Non se ne hanno notizie sino al 1644, anno in cui, secondo il Passeri, il cardinale Camillo Pamphili, che lo aveva preso in gran simpatia e "lo portò sempre avanti perché quegli s'era avanzato nell'architettura", lo impiegò alla villa Pamphili sul Gianicolo. La villa fu progettata dall'Algardi e non è stata ancora stabilita la parte che vi ebbe il Baratta. Lo stesso patrono lo occupò, sempre sotto l'Algardi, al restauro di S. Niccolò da Tolentino dal 1651. Dopo la morte dell'Algardi (1654), il B. terminò la chiesa disegnando la bella facciata barocca. Sempre il cardinale Camillo Pamphili lo incaricò della decorazione della cappella Villanova nella chiesa di S. Agostino, riccamente ornata da rilievi e statue di Ercole Ferrata, Domenico Guidi e Giuseppe Peroni. Nel 1660 divenne membro dell'Accademia di S. Luca e nello stesso periodo era assistente, insieme con Antonio del Grande, di C. Rainaldi per il completamento della chiesa di S. Agnese in piazza Navona; anzi al B. si attribuisce il progetto (1666 circa) delle torri. Avrebbe lavorato anche al palazzo Pamphili in piazza Navona.

Non se ne conosce la data di morte, ma egli sopravvisse al fratello Francesco ed era ancora vivo quando il Passeri tra gli anni 1673 e 1679 lo ricorda come "ora architetto".

Fonti e Bibl.: G. B. Passeri, Vite de, pittori, scultori ed architetti…, a cura di J. Hess, Leipzig 1934, pp. 207, 318, 333-37; F. Titi, Studio di pittura, scoltura ed architettura nelle chiese di Roma,Roma 1674, p. 363; G. Campori, Memorie biogr. degli scultori... di Carrara, Modena 1873, pp. 17 s.; O. Pollak, Alessandro Algardi als Architekt, in Zeitschrift fúr Geschichte der Architektur,IV (1910-11), p. 78; R. Wittkower, Carlo Rainaldi,in Art Bulletin,XIX (1937), p. 257; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,II, p. 457.

Vedi anche
Domenico Guidi Scultore (Torano, Carrara, 1625 - Roma 1701). Nipote di G. Finelli, si formò a Napoli ma fu attivo specialmente a Roma. Collaboratore di A. Algardi, nella sua vasta produzione ne irrigidì accademicamente le forme (opere in S. Agnese in Agone, S. Agostino, Cappella del Monte di Pietà; angelo con la lancia ... Ercole Ferrata Scultore (Pellio Inferiore, Como, 1610 - Roma 1686). Dopo aver lavorato a Napoli e negli Abruzzi, fu a Roma, collaboratore di G. L. Bernini e di A. Algardi. Personalità di non grande rilievo, il Ferrata, Ercole ebbe tuttavia un posto notevole nell'ambiente contemporaneo per l'operosità della sua bottega, ... Alessandro Algardi Scultore (Bologna 1595 - Roma 1654). Rappresentante della tendenza classicista contrapposta a quella più genuinamente barocca di G.L. Bernini, fu artista eclettico, abile nelle opere monumentali (Tomba di Leone XI) quanto nei ritratti e nelle piccole sculture, dimostrando una sensibilità discreta ma ... facciata Il prospetto esterno di un fabbricato, corrispondente a ciascuno dei lati del suo perimetro. Si intende come muro di facciata la semplice caratteristica strutturale, mentre assume valore architettonico la sua più articolata connotazione formale: in particolare quella della facciata principale, su cui ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Vocabolario
baratta
baratta s. f. (anche baratto s. m.) [dal provenz. barata, di origine scand.], ant. – Contesa, contrasto, zuffa: altra volta fui a tal baratta (Dante); Allor fu grande e spessa la b. (Intelligenza).
barattaménto
barattamento barattaménto s. m. [der. di barattare]. – Il barattare, baratto, scambio, spec. in usi spreg.: b. di voti, di favori.
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