BENZONI, Giovanni Maria
Figlio di Paolo e di Margherita Covelli, poveri contadini, nacque a Songavazzo (Bergamo) il 28 ag. 1809. Fu messo a bottega presso uno zio falegname, e alcune sue sculture in legno furono notate dal conte Luigi Tadini che lo volle nell'Accademia di belle arti di Lovere. In questa Accademia sono oggi conservate le prime opere del B.: Primavera (statua, legno dipinto in bianco); Inverno (statua, legno dipinto in bianco); copia (1828) del Trionfo dell'Agricoltura eseguito dal Canova per la cappella Tadini a Lovere (bassorilievo in legno); S. Francesco alla Verna (bassorilievo in legno); Marte dormiente (bassorilievo in marmo su stele per la sala delle armature della Accademia, firmato e datato 1828; il B. vi dichiara essere questa la sua prima opera in marmo).
Si recò a Roma (dicembre 1828), sempre a spese del Tadini, per studiare presso lo scultore G. Fabris e all'Accadernia di S. Luca, e qui sviluppò la sua fortunata carriera artistica; ebbe studio in via S. Isidoro e poi in via dei Borghetto con annesso laboratorio dove lavoravano oltre 50 sbozzatori. Sarebbero alcune centinaia le sculture da lui approntate, senza contare le numerose ripetizioni anche in formato ridotto di esemplari partitolarmente apprezzati. Fra i suoi clienti spiccano le maggiori personalità dell'epoca, che gli commissionarono opere di ogni genere: sacro, profano, funerario. Il B. non poté sottrarsi all'influenza del Canova, specialmente nelle opere di grandi proporzioni; in quelle minori e nei bassorilievi, riuscì a conservarsi più sciolto ed originale.
Essendo difficile stabilire l'ubicazione attuale delle opere del B., elenchiamo quelle di cui si è riusciti a controllare l'esistenza, raggruppandole secondo l'ordine alfabetico delle località: Bellagio, villa Melzi d'Eril. cappella: Monumento funebre a Giovanni Francesco Melzi, firmato e datato Roma 1845. Bergamo, Ateneo di scienze lettere ed arti: Gaetano Donizetti (busto, firmato e datato 1841, cfr. Torri, 1960); Biblioteca Civica A. Mai: Autoritratto, busto; busto di Agostino Salvioni; busto di T. Tasso;Accademia Carrara: Francesco I imperatore (già nella biblioteca civica, cfr. Caversazzi, 1922); busto dei conte G. Lochis; busto dei Conte L. Secco Suardo; palazzo Medolago (già Vailetti), facciata: cinque medaglioni con Episodi della Gerusalemme liberata (1848). Genova: racc. rivata: S. Giovanni Battista (1842, cfr. Bonzi, 1959). Lovere, Accademia Tadini: Il conte L. Tadini (Roma 1838). Melbourne, Australia: 4 statue con le Stagioni sono state vendute all'asta (1952). Milano, Gall. d'arte mod.: Amore e Psiche (firm. e datato Roma 1845; di evidente derivazione canoviana, è considerato una delle sue opere più accurate). Montreal, Canada, Museum of Fine Arts: Cupido, Amor Insidioso (1866, donato nel 1884 da W. F. Kay). Oreno (Milano), Villa Gallarati Scotti: cappella: monumento a S. Pio V (1846-1850). Roma, S. Andrea delle Fratte: cenotafio della pittrice Micaela Fauvet (1847); S. Isidoro: sepolcro di Isabella Baal Sherlock (1868); Cimitero degli Inglesi: monumento al generale Enrico Dauberey (1854); Collegio Irlandese: monumento al patriota irlandese Daniele O' Connel (1855, di ispirazione canoviana, già nella chiesa di S. Agata dei Goti); S. Anastasia: monumento al cardinale Angelo Maj (1857; ispirato ai monumenti sepolcrali rinascimentali, nella parte architettonica raggiunge un equilibrio che è però sbilanciato dalle decorazioni e dai bassorilievi dell'intradosso dell'arco); Pal. del Quirinale, Galleria della Serra: Bacco fanciullo (1866); Piazza di Spagna: bassoril. con l'Incoronazione di Maria alla base della colonna dell'Immacolata (1857); S. Giov. in Laterano: monum. funebre al Cardinal Vincenzo Santucci (1862); cimitero del Verano: monum. sepolcrale per sé e famiglia (con spunti neogotici). Schilpario (Bergamo), chiesa parrocchiale: monum. ad Angelo Maj. Songavazzo (Bergamo): monumento sepolcrale ai suoi genitori.
Il B. fu insignito di numerose onoreficenze italiane e straniere e fu membro di numerose accademie; nel 1861 fu delegato del governo pontificio all'Esposizione internazionale di Anversa, dove espose quattro opere. Morì a Roma il 26 apr. 1873.
Fonti e Bibl.: Milano, Arch. Gallarati Scotti, Carteggi, duca Tommaso Anselmo: corrispondenza con artisti (contiene 20 lettere dei B. al duca, 1846-1863, che si riferiscono a varie opere del B. e in particolare ai monumenti a Pio V e ad Angelo Maj);G. Melchiorri, Achille e Pentesilea...,in Ape italiana, II (1836), pp. 38 s., tav. XXIV; E. Montecchia, La Riconoscenza, gruppo di G. M. B., in Poliorama pittoresco, n. 10, Napoli, 15 ott. 1842, p. 84; P. Mazio, Monumento onorario a Francesco I° Imperatore..., in Saggiatore, II (1844), pp. 51-55; Id., Amore e Psiche, gruppo di G. M. B., ibid., III (1845), pp. 339-348; P. Visconti, S. Pio V, in L'Osserv. Romano, n. 97, Roma 1850 (estr.); S. Ciccolini, Il monumento sepolcrale di A. Maj..., Roma 1858; N. Wiseman, Rimembranze degli ultimi quattro papi e di Roma ai tempi loro, Milano 1858, pp. 316 s.; A. Bresciani, Di un monum. sepolcrale modellato dal cav. G. M. B., in Civiltà catt., s. 5, III (1862), pp. 21-28; L. Callari, Storia dell'arte contempor. ital., Roma 1909, pp. 16 s.; C. Caversazzi, Del ristabilimento degli antichi palazzi comunali di Bergamo, in Boll. d. Civ. Biblioteca di Bergamo, XVI (1922), p. 183; D. G. Rota, G. M. B..., in Riv. di Bergamo, VIII (1930), pp. 146-154; Id., Un artista bergamasco dell'Ottocento: G. M. B., Bergamo 1938; E. Lavagnino, L'arte moderna, Torino 1956, p. 641; M. Bonzi, Una scultura del B. a Genova, in Liguria, XXVI, 5 (1959), p. 8; T. Torri, G. Donizetti nei documenti dell'Atenei bergamasco, in Riv. di Bergamo, n. s., XI (1960), pp. 5-10; U. Vichi, Uno scultore bergamasco a Roma: G. M. B., in La Conquista, 6 ott. 1963, pp. 3-7 dell'estr.; J. Meyer, Allgemeines Künstler Lexikon, III, pp. 566 s.; U. Thieme-F. Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, III, p. 363; Enciclopedia Italiana, VI, p. 677.