GIOVANNI MARIA Visconti, duca di Milano
Nato nel 1389, morto a Milano il 16 maggio 1412. Figlio primogenito di Gian Galeazzo e fratello di Filippo Maria, successe al padre nel ducato di Milano all'età di quattordici anni. Era la prima volta che il titolo si trasmetteva in virtù d'una disposizione testamentaria.
La reggenza fu assunta dalla madre, Caterina. Le ostilità all'esterno, provocate da Bonifacio IX, dai Fiorentini e da Niccolò III d'Este, aggravavano frattanto la situazione interna, eccitando i guelfi e i ghibellini, risollevatisi alla morte di Gian Galeazzo. Costretta dagli avvenimenti, la reggente cedette al papa Bologna, Perugia e Assisi, iniziando così lo smembramento dello stato visconteo (25 agosto 1403). Ai primi del 1404 Caterina, richiamato presso di sé F. Barbavara, già suo consigliere e fuggito durante precedenti tumulti, tentò di opporsi ai ghibellini con un atto di forza. Giovanni Maria si ribellò. La madre, cacciata dalla città con la fazione guelfa, si ritirò a Monza meditando la rivincita, ma fatta prigioniera a tradimento, morì, forse di veleno (17 ottobre 1404). Il ducato, indebolito anche dalle pretese territoriali dei condottieri che dovevano difenderlo, era in preda all'anarchia. Il duca, perverso d'animo e incapace di governare, chiamò a tener le redini dello stato Facino Cane (v.), alla cui vita aveva precedentemente attentato. Ma di lì a non molto questi si ammalò senza speranza a Pavia. Allora alcuni nobili ghibellini assassinarono G. M. mentre udiva la messa in S. Bernardo.
Bibl.: P. Giovio, Vitae duodecim vicecomitum Mediolani principum, Parigi 1549; S. Barbuò, Sommario delle vite dei duchi di Milano, Venezia 1574; P. Litta, Le famiglie celebri italiane, I, Visconti, di Milano, tav. VI.