Letterato e bibliofilo (Firenze 1480 circa - ivi 1549), detto lo Stradino, da Strada in Chianti, donde proveniva la famiglia. Fu commerciante, poi soldato, sempre smanioso di raccogliere scritture d'ogni genere in una bizzarra biblioteca, che gli amici chiamavano "l'armadiaccio", andata dispersa alla sua morte. Nel 1540 fondò col Lasca e altri l'Accademia degli Umidi, poi Accademia Fiorentina. Lasciò poesie strampalate e spropositate. Il suo ricordo vive nell'affettuosa caricatura del suo carattere bonario e stravagante che ricorre molte volte nelle rime del Lasca e dcontemporanei; nelle quali, più spesso che col suo nome vero, M. è citato con l'uno o l'altro dei suoi numerosi soprannomi: oltre a quelli di Stradino, Padre Stradino, anche Bacheca, Balestraccio, Colombella, Consagrata, Crocchia, Cronaca scorretta, Pagamorta, Pandragone.