Morelli, Giovanni (pseudonimo di Ivan Lermoliev)
Storico dell’arte e patriota (Verona 1816 - Milano 1891). Nato in una famiglia di religione protestante, si formò in Germania, studiando scienze naturali e medicina. Morelli applicò alla critica d’arte, il metodo comparativo di ispirazione positivista: il «metodo morelliano» si basava infatti su minuti raffronti di particolari esterni in grado di rivelare i manierismi «automatici» (posizione delle mani, le orecchie, il panneggio) di ogni artista, utili a provare scientificamente l’autenticità di un’opera. Non a caso più che nella sintesi storica, il suo influsso fu importante nell’ambito delle attribuzioni. All’attività di critico Morelli affiancò sempre l’impegno politico. Partecipò all’insurrezione milanese del 1848, si arruolò volontario e fu inviato rappresentante del governo provvisorio alla dieta di Francoforte. Nel 1860 fu eletto al Parlamento subalpino deputato per la circoscrizione di Bergamo, che gli riconfermò poi quattro volte il mandato. Nel 1866 si arruolò nuovamente come volontario e nel 1873 fu nominato senatore. Raccolse una piccola collezione di opere d’arte, prevalentemente toscane, che donò al Comune di Bergamo, perché fosse annessa alla pinacoteca dell’Accademia Carrara.