Patriota e uomo politico (Sambiase 1828 - Vico Equense 1894). Ferito nella difesa di Roma (1849), esule a Torino, fu catturato (1857) nella spedizione di Sapri. Condannato all'ergastolo, liberato alla caduta dei Borboni, raggiunse Garibaldi a Napoli e ne fu l'agente nel preparare a Cosenza e a Catanzaro l'azione di Aspromonte (1862); lo seguì volontario nella guerra del 1866 e nel tentativo nell'Agro Romano (1867). Deputato della sinistra dal 1862, abbandonò gradualmente le giovanili idee repubblicane per diventare un convinto sostenitore della monarchia; ministro dell'Interno con Depretis (1876-77) e Di Rudinì (1891-92), fu aspramente criticato dai suoi vecchi colleghi della sinistra per i tratti autoritarî e repressivi della sua politica.