Ruffini, Giovanni
Patriota e letterato (Genova 1807 - ivi 1881). Laureatosi in giurisprudenza nel 1830, entrò nelle file della carboneria genovese. Mazziniano come i suoi fratelli Iacopo e Agostino, fu accusato di congiura contro il governo piemontese e, nel 1833, venne condannato in contumacia alla pena capitale. Fu esule prima a Marsiglia, poi in Svizzera e quindi nel 1837 a Londra. Trasferitosi a Parigi nel 1842, tornò in patria nel 1848 e fu eletto deputato nel collegio di Taggia. Allontanatosi da Mazzini, fu inviato a Parigi come ministro plenipotenziario da Gioberti, ma, nel 1849, dopo la sconfitta di Novara, si dimise e abbandonò la vita politica. Si stabilì per molti anni a Londra dove iniziò una fortunata carriera di romanziere in lingua inglese. Nel 1853 scrisse Lorenzo Benoni, or passages in the life of an Italian, la più romantica autobiografia del Risorgimento, seguita nel 1855 da Doctor Antonio, 1855; Vincenzo, or Sunken Rock, 1863; San Remo revisited, 1864). I suoi primi due romanzi ebbero uno straordinario successo e raggiunsero lo scopo dell’autore, ovvero quello di far comprendere le aspirazioni nazionali dell’Italia. Nel 1842, durante il suo primo soggiorno parigino aveva scritto per Gaetano Donizetti i libretti del Don Sebastiano e del Don Pasquale.