SALVATERRA, Giovanni
Il suo cognome ricorre spesso spagnolizzato in quello di Salvatierra; nacque in Milano il 15 novembre 1648, morì a Guadalajara il 17 luglio 1717. Il 10 luglio 1668 entrò fra i gesuiti in Genova. Ordinatosi sacerdote, fece vela per Cadice il 21 maggio 1675, donde dopo pochi giorni proseguì per il Messico che raggiunse il 12 settembre. Nel Messico attese al corso teologico; fu alcun tempo professore di belle lettere in Los Angeles, e finalmente poté consacrarsi alle missioni tra gl'Indiani del settentrione, dove, come i suoi connazionali e confratelli, i padri Chino, Zappa, Piccoli, doveva raccogliere copiosissimo frutta nell'evangelizzare (i selvaggi della Sierra Madre, della Sonora, di Chinaloa, di Tarahumara, e anche apprestare all'Europa copiosa messe di osservazioni geografiche ed etnografiche sopra quelle inesplorate regioni. Ma più ancora si rese celebre il S. nel mansuefare gli aborigeni della California. Vi fondò la prima missione che per 140 anni sempre indarno avevano tentato piantarvi le armi di Spagna e lo zelo dei missionarî.
Del S. si hanno non poche notizie nel 2° tomo dell'opera di M. Venegas, Notizia de la California ecc., Madrid 1757. Parecchie e preziose sue lettere ci conservarono i Favores Celestiales del suo compagno di missione E. Chino (pubblicate in Messico del 1913 al 1922). V. anche F. S. Clavigero, Storia della California, Venezia 1789; G. A. Patrignani, Menologio di pie memorie d'alcuni religiosi d. C. d. G., III, Venezia 1730, pp. 66-72; F. S. Alegre, Historia de la Compañia de Jesús en Nueva España, Messico 1841-42; A. Astrain, Historia de la Comp. de Jesús, ecc., VI, Madrid 1920, pp. 482, 487 seg., 401, 496-508; P. Tacchi Venturi, Per la biografia del P. Giammaria Salvaterra, in Arch. hist. Soc. Je. V (1936).