SALVESTRI, Giovanni
Autore drammatico, nato a Livorno il 16 settembre 1841, ivi morto il 9 ottobre 1890. Dapprima impiegato in una casa di commercio ad Alessandria d'Egitto, fu garibaldino nel 1866; infermiere volontario durante l'epidemia colerica nella sua città; comico mediocre in compagnie secondarie; riduttore di romanzi per il teatro. Fra questi Tisi di cuore, di Medoro Savini, La corda al collo di E. Gaboriau: due successi che formarono la risorsa di varie compagnie secondarie. Fiacco nel dramma, sebbene trovasse calorose accoglienze il suo dramma storico romantico Astarotte (1878), meglio riuscì nella commedia un po' farsesca, alla Gherardi del Testa, che rispondeva alle sue attitudini per composizioni semplici e gaie. Furono molto applaudite le sue commedie: Tredici a tavola, La donna dispone, So tutto. Più a lungo d'ogni altra rimase in repertorio la graziosa Fatemi la corte. Ebbe buone accoglienze Il veterano di Garibaldi, e Gemma Cuniberti trovò sempre un vero successo in Sono cattiva, cattiva! Conoscenza della scena, dialogo scorrevole e vivace distinguono i suoi lavori. Fu anche giornalista e insegnante all'Accademia dei filodrammatici.