SERCAMBI, Giovanni
Scrittore, nato a Lucca il 18 febbraio 1347, morto il 27 maggio 1424. Fu tra i più caldi e convinti fautori della signoria dei Guinigi. Durante la reggenza di Lazzaro Guinigi, ebbe incarichi politici; e dopo l'assassinio di lui, cooperò validamente ad assicurare l'avvento al potere del figlio Paolo. Un Monito, ch'egli indirizzò a Lazzaro, è un vero programma di governo fondato sull'osservazione della realtà e ricco di buon senso. Le Croniche delle cose di Lucca dal 1164 al 1424 sono, specie nell'ultima parte, un documento storico prezioso per la partecipazione dello scrittore agli eventi narrati. Ma le sue assai scarse doti letterarie il S. volle mostrare soprattutto nelle Novelle.
Sono 155, distribuite in giornate; e l'autore finge d'averle narrate egli stesso a una brigata fuggita da Lucca nell'occasione della peste del 1374 e errante qua e là per le terre d'Italia. Il S. è incapace di creare poeticamente una situazione, d'illuminare un carattere, di delineare una storia psicologica. Dal Boccaccio deriva lo schema esteriore, in cui ha voluto inquadrare i suoi racconti, e si sforza d'imitarne come può, goffamente, lo stile. Ma, a misurare l'abisso che lo separa dal Certaldese, basta l'esame delle 21 novelle ch'egli riprese, rimaneggiandole, dal Decameron. Il meglio della sua raccolta è nelle pagine attinte all'elemento fiabesco della letteratura popolare. Donde anche l'importanza delle novelle del S. per gli studiosi di novellistica comparata.
Opere Novelle, a cura di A. D'Ancona (Bologna 1871); Novelle inedite, a cura di A. D'Ancona (Firenze 1886); Novelle inedite, a cura di R. Renier (Torino 1889); Le Croniche, a cura di S. Bongi (Roma 1892).
Bibl.: R. Koehler, Illustrazioni compar. ad alcune nov. di G. S., in Giorn. stor. d. lett. ital., XIV, XV, XVI (1889-1890); P. Rajna, Di una novella ariostea e del suo riscontro orientale attraverso ad un nuovo spiraglio, in Rend. Accad. Lincei, V (1889); A. Zenatti, Una fonte delle novelle del S., in Atti Accad. di Lucca, XXVIII (1895); F. Novati, Monna Bombaccaia, in Giorn. stor. d. lett. ital., XXVIII (1896); A. G. Dinucci, G. S. e le sue Cronache, in Rass. naz., s. 2ª, LVII (1927).