Giovanni Tabacco
Come Ernesto Sestan, anche Giovanni Tabacco (Firenze 1914-Torino 2002) fu essenzialmente un medievista, a parte una alquanto più breve parentesi modernistica (in cui ebbe modo di dedicarsi a temi di storia veneziana). I suoi studi furono concentrati su argomenti relativi allo sviluppo politico-istituzionale e all’esercizio del potere, nonché alle forme della spiritualità considerate anche nelle loro implicazioni di ordine ideologico e politologico contenute nell’elaborazione culturale dell’esperienza religiosa. Di famiglia torinese, laureatosi all’Università di Torino nel 1937 con Francesco Cognasso, dal 1954 al 1966 insegnò storia medievale e moderna nell’Università di Trieste e dal 1966 al 1990 storia medievale a Torino. Socio nazionale dei Lincei dal 1993, fu anche tra i principali animatori, fin dalla fondazione, del Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, di cui fu poi eletto vicepresidente. Compì ricerche sul basso Medioevo (Pluralità di papi e unità di chiesa nel pensiero di Guglielmo Occam, 1949; La casa di Francia nell’azione politica di papa Giovanni XXII, 1953) e sulla storia della spiritualità, in particolare cluniacense e camaldolese (Eremo e cenobio, 1960), ma concentrò i suoi studi soprattutto sull’alto Medioevo cui dedicò I liberi del re nell’Italia carolingia e post-carolingia (1966); Problemi di insediamento e di popolamento nell’alto Medioevo (1970); La connessione fra potere e possesso nel regno franco e nel regno longobardo (1973). Nella Storia d’Italia dell’editore Einaudi (2° vol., 1974) pubblicò La storia politica e sociale dal tramonto dell’impero alla prima formazione di stati regionali, poi riedito, con un’ampia introduzione storiografica, con il titolo Egemonie sociali e strutture del potere nel Medioevo italiano (1979). Alcuni dei suoi lavori più significativi sono raccolti in Sperimentazioni del potere nell’alto Medioevo (1993) e Spiritualità e cultura nel Medioevo (1993).