Tarello, Giovanni
Filosofo italiano del diritto (Genova 1934 - ivi 1987). Prof. (1968) di filosofia del diritto presso la facoltà di Giurisprudenza di Genova, è considerato tra i maggiori esponenti della scuola analitica italiana per la notevole attenzione rivolta agli studi sul linguaggio normativo (Diritto, enunciati, usi, 1974; L’interpretazione della legge, 1980). Muovendo da una posizione realistico-analitica, T. ha condotto una revisione dei dettami del giuspositivismo, sostenendo che le norme sono prodotti dell’interpretazione e dell’intervento soggettivo dei giudici nel processo di creazione e di applicazione delle stesse. Diede quindi ampia rilevanza teorica alla storiografia della cultura giuridica e con questo approccio fondò (1971) e diresse la rivista Materiali per una storia della cultura giuridica; iniziò a pubblicare, con il volume Assolutismo e codificazione del diritto (1976), la Storia della cultura giuridica moderna, rimasta incompleta; sulla stessa linea l’ultima silloge Cultura giuridica e politica del diritto (1987; scritti tra il 1961 e il 1986). Oltre agli studi su J. Domat (1972) e Montesquieu (1974), ai profili di G. Chiovenda (1973) e di F. Carnelutti (1986), agli interventi sulla teoria generale dei precetti, le formule di giustizia, la semantica del neustico, tra gli altri scritti significativi si ricordano: Sul problema della crisi del diritto (1957); Teorie e ideologie nel diritto sindacale (2a ed. 1972); Il realismo giuridico americano (1972); Il diritto come ordinamento (1974).