TORRETTI, Giovanni
Scultore. Il suo vero cognome fu Ferrari, ma è conosciuto col soprannome, passato dal maestro Giuseppe Torretti (Treviso 1660 circa, morto nel 1743 a Venezia) la cui principale opera è la decorazione scultoria della cappella Manin a Udine, allo zio Giuseppe Bernardi, con cui si confonde spesso, e quindi a lui suo discepolo. Nato a Crespano nel 1744, e morto a Venezia nel 1826, molto lavorò fuori delle lagune, a Mantova, Modena, Padova (15 statue nel Prato della Valle) e a Roma, dove fu per sette anni molto legato ad Antonio Canova, di cui aveva accompagnato i primi passi nell'arte. A Venezia è noto per avere eseguito due Santi sull'altar maggiore di S. Geremia (1798) e soprattutto il monumento all'ammiraglio Angelo Emo, fatto per la chiesa dei Servi e oggi trasportato in quella di S. Biagio (1792); nobile opera segnata dallo scultore ma ideata dall'architetto A. Selva.
Bibl.: H. V., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (s. v. Ferreri, Giovanni; con la bibl. precedente); G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Milano-Roma, 1926; E. Bassi, A. Selva, Padova 1936.