TOSELLI, Giovanni
Attore dialettale, nato a Cuneo il 26 gennaio 1819, morto a Genova il 12 gennaio 1886. Fece le prime prove nell'Accademia filodrammatica di Torino. Nel 1848 si arruolò con Garibaldi; dopo Novara tornò in Piemonte e incontrò G. Modena che gli suggerì di fare il "Gianduia" anziché il brillante. Non esistendo un repertorio dialettale, il T. dovette accontentarsi della Cichina 'd Moncalè, rifacimento della Francesca da Rinini. Il successo (teatro d'Angennes, Torino, 1859) fu molto combattuto, ma servì di spunto: poco tempo dopo, con le commedie del Garelli, dello Zoppis, del Pietracqua, del Chiaves, il T. ottenne clamorosi trionfi e larghissima popolarità.
Fino al 1877 passò acclamato nelle principali città d'Italia con la propria compagnia, nella quale si formarono artisti di grande valore, come la Tessero, la Pezzana, l'Emanuel, il Maggi, ecc. Riprese e salvò dall'insuccesso iniziale Le miserie 'd monsù Travet del Bersezio e fu il vero creatore del teatro dialettale piemontese. Con la costruzione d'un teatro a Cuneo (1864i), con speculazioni sbagliate, vita dispendiosa e aiuti a colleghi dissipò la fortuna guadagnata e, mutati i gusti del pubblico, il T. trascorse gli ultimi anni in tentativi senza successo (tra cui il "Teatro di famiglia" per riesumazione di vecchie commedie morali del teatro dialettale), sopravvivendo alla propria fama.
Attore dotato di non comuni capacità, il T. mirò sempre alla verità umana: in ciò sta il pregio della sua arte e il notevole influsso formativo da lui esercitato.