Greco (m. 707), successore di papa Giovanni VI (705). Fu dominato dalla personalità dell'imperatore Giustiniano II: "timido per fragilità umana", scrisse di lui il biografo del Liber Pontificalis, poiché G. non volle né emendare né approvare gli atti del Concilio Quinisesto, respinti dai papi precedenti e imposti nuovamente dall'imperatore. Mantenne buoni rapporti con i Longobardi. Colto ed eloquente, promosse l'arte a Roma (mosaici dell'oratorio detto appunto di G. VII, in S. Pietro, di cui restano varî frammenti, affreschi in S. Maria Antiqua, dove aveva stabilito un patriarchio quasi personale).