Schiaparelli, Giovanni Virginio
Astronomo (Savigliano, Cuneo, 1835 - Milano 1910). Dopo la laurea in ingegneria, conseguita a Torino nel 1854, si recò all’estero per continuare i suoi studi. Si specializzò in astronomia con Johann Franz Encke presso l’Osservatorio di Berlino e poi con Otto Struve presso l’Osservatorio di Pulkovo (Russia). Dal 1862 al 1900 diresse l’Osservatorio di Brera, affermandosi come uno dei maggiori astronomi del suo tempo. Studiò a lungo la superficie di Marte, tracciandone carte per quell’epoca assai accurate, anche se i famosi «canali» da lui individuati, e ritenuti da molti una prova dell’esistenza di vita intelligente sul pianeta, si rivelarono in seguito un’illusione ottica. Si dedicò anche allo studio della rotazione di Venere e di Mercurio ma la sua scoperta più rilevante fu quella dell’associazione degli sciami meteorici con le comete. Fu un attento osservatore di stelle doppie e un pioniere della statistica stellare. Di lui si ricordano anche gli studi matematici, geodetici, geofisici e, infine, le ricerche di storia dell’astronomia, specialmente dell’antichità. Le sue Opere sono state curate in edizione nazionale dalla specola di Brera (11 voll., 1929-43). Nel 1889 fu nominato senatore del Regno.