BOETTO, Giovenale
Ingegnere, architetto, topografo e incisore in rame, nato a Fossano in Piemonte nel 1603 o 1604, morto ivi nel 1678. Disegnò progetti per la chiesa di S. Sebastiano a Fossano, per la chiesa dei gesuiti a Mondovì in luogo scosceso e disuguale; nel 1655 per il convento dei Certosini di Pesio; tra il 1666 e 1667 diversi prospetti di ville per la casa di Savoia. Dell'opera sua come frescante restano solo le testimonianze e gli elogi del Della Valle e del Lanzi, giacché fin dal 1876 fu dato di bianco alle sue pitture (allegorie delle scienze e delle arti, ritratti di scienziati di artisti e di principi sabaudi), nel palazzo Garballi a Fossano che era di proprietà del B. stesso.
Il suo primo maestro d'incisione pare sia stato Giacomo Marcucci. Le stampe del B. conservate in gran parte nella Biblioteca reale di Torino sono diventate rarissime, anche perché di talune si conoscono solo uno o due esemplari. Sono eseguite all'acquaforte e finite al bulino, tra gli anni 1633 e 1675. Come primo saggio ricorderemo: il Suonatore di zampogna, e come ultimo i Funerali di Carlo Emanuele II, dove l'autore dichiara la sua età di anni 72. La stampa più importante è l'ornamento della Tesi di Carlo Fr. Nicolis de Robilant che sì compone di undici pezzi. Come stile e come tecnica è mutevole e ineguale. Ha inciso anche piani dell'assedio di Torino del 1640 e dell'assedio di Ivrea del 1641.
Bibl.: P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibliografia precedente).