Musicista (Malta 1715 - Napoli 1760). Studiò a Napoli con L. Leo e F. Durante, e in questa città visse quasi sempre (tranne alcuni brevi soggiorni a Roma, Venezia, Torino, Londra), insegnante nell'uno o nell'altro dei conservatorî, e maestro di cappella alla cattedrale. Compose musica sacra e specialmente teatrale, tanto nel genere buffo quanto nel serio, di stile non lontano da quello di N. Iommelli. Tra i melodrammi e le opere buffe si ricordano: La serva padrona (1744); La moglie gelosa (1745); Artaserse (1746); Adriano (1750); Tito Manlio (1751); Creso (1758).