ALBANESE (Albanesi), Girolamo
Scultore e architetto, figlio di Francesco, nacque a Vicenza nel 1584 e, come il fratello Giovanni Battista, si formò nell'ambiente manieristico della famiglia, ma differenziandosi poi per le sue più personali attitudini artistiche. Un'iscrizione (ora nella chiesa di S. Lorenzo di Vicenza), che lo ricorda insieme col fratello, lo definisce "ille alter Phidias, hic Policletus erat". Ebbe due figli, dei quali uno, Giovanni Battista, è ricordato come scrittore, e l'altro, Francesco, fu l'ultimo a dar nome alla bottega della famiglia. Celebrato dai contemporanei come artista versatile, orafo e pittore, oltre che scultore e architetto, lasciò molte opere di soggetto mitologico, storico e religioso in palazzi, ville, chiese vicentine. Sua è la Madonna in trono tra i santi Vincenzo e Stefano nell'edicola della Torre di Piazza a Vicenza. Difficoltà di carattere cronologico sincontrerebbe l'attribuzione a lui di edifici quali l'Oratorio del duomo e l'Oratorio del Crocifisso, che per lo più gli sono riconosciuti per la peculiare interpretazione dello schema palladiano di edificio sacro con timpano sorretto da lesene di ordine corinzio. Incerta è la data di morte, avvenuta a Vicenza intorno al 1660: nel 1663 infatti ne pianse la morte il Molini.
Bibl.: C. Molini, Lagrime di Parnaso in morte di Gerolamo A. insigne statuario, Vicenza 1663; P. Zani, Enciclopedia metodica critico-ragionata delle Belle Arti, Parma 1794, II, 1, p. 7; F. Barbieri-R. Cevese-L. Magagnato, Guida di Vicenza, Vicenza 1953, pp. 49, 93, 190; E. Arslan, Vicenza, I, Le chiese (Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia), Roma 1956, pp. 27, 35, 54, 114, 169; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, p. 171 s.; Encicl. ItaI., II, p. 92.