Teologo (Siena 1483 circa - Lucca 1543), frate servita a Lucca, eletto nel 1523 generale dell'Ordine, iniziò un'energica opera di riforma, che suscitò gravi contrasti e portò infine alla sua deposizione (1535). Scrisse un Tractatus de cambiis (1517), un opuscolo contro il Pomponazzi (In Pomponacium de anime immortalitate, 1518) e uno contro Lutero (Solutiones apparentium rationum Martini Lutheri, 1523), e indirizzò (1542) una lettera all'Ochino, pubblicata da questo nel 1543 insieme a una violenta risposta.