CAVEZZALI, Girolamo
Nacque a Lodi l'8 marzo 1755 da Filippo e Camilla Sabbia. Nella città natale compi i primi studi e iniziò il tirocinio farmaceutico presso l'Ospedale maggiore. Iscrittosi nel 1779 all'università di Pavia, studiò chimica sotto la guida di G. A. Scopoli. Dopo tre anni, compiuti gli studi, aprì una farmacia a San Colombano, curando anche vari rami delle scienze pure e applicate: raccolse una ricca collezione di esemplari botanici e zoologici; studiò i calcari conchiliferi delle colline sancolombanesi e insegnò a trasformarli in calce (per sua iniziativa sorsero a San Colombano cinque fabbriche di calce); individuò nelle impurezze alcalino-terrose del sale che era usato nella loro fabbricazione la cattiva qualità di alcuni formaggi del Lodigiano; inise a punto un metodo per ottenere lo zucchero dall'uva, che successivamente sviluppò in procedimento industriale. Pur essendo stato nominato (1794) direttore della farmacia dell'ospedale di Lodi, continuò i suoi studi nella zona di San Colombano, scoprendo fra l'altro (1796) un'arena quarzosa, che dimostrò adatta alla fabbricazione di maioliche e di vetri. Ideò anche (1796) un dispositivo molto semplice per produrre l'acido solforico col processo delle camere di piombo, dispositivo che dette l'avvio alla produzione industriale a Milano. Gli si devono i noltre alcune ricerche teoriche, quali quelle sull'eterificazione, e quelle sull'inesistenza dell'acido idrotionico, postulato da J. B. Trommsdorff.
Ebbe numerosi premi dell'Istituto di scienze e lettere di Milano: per vari metodi di produzione dello zucchero dall'uva e dal miele, per la fabbricazione di stoviglie resistenti a forti sbalzi di temperatura, per un sistema di tintura del lino in rosso e in verde con colori resistenti alla liscivia, infine per un nuovo tipo di fornelli economici.
Per restare nella sua città, rifiutò la cattedra offertagli dall'università di Bologna e la direzione dell'ospedale Maggiore di Milano. Morì a Lodi il 9 marzo 1830.
Tra le sue opere ricordiamo: Saggio diesperienze e riflessioni sul modo di ottenere il termossido idrosolforato d'antimonio, detto comunemente Kermes minerale, Piacenza 1802; Procédè pour préparer l'oxide de fer noir, in Annales de chimie, XLIII (1802), pp. 90-95; XLIX (1804), pp. 106 s.; Esperienze sull'etere solforico per determinare la teoria dell'eterificazione dell'alcool di vino, Lodi 1805; Sulla natura de' sali alcalini soda e potassa, tentativi analitici, Lodi 1807; Sugli idrosolfuri, Milano 1808; Metodo di preparare in grande il siroppo e lo zucchero dell'uva, Milano 1811; Metodo per trarre in ventiquattro ore lo zucchero dal miele e raffinarlo in egual tempo, Alvisopoli 1813.
Bibl.: M. Gabba, in Biografiadegli Italianiillustri a cura di E. De Tipaldo, II, Venezia 1835, pp. 4-8; F. Selmi, Enc. di chimica scient. e industr., XI, Torino 1878, pp. 704 s.; I. Guareschi, Supplem. ann. alla Enciclopedia di chimica, XXVIII, Torino 1912, p. 443; J. C. Poggendorff, Biographisch-literarisches Handwört., I, p. 407.