CONVERSI (Converso), Girolamo
Nato verso la metà del sec. XVI a Correggio (Reggio Emilia), se ne ignorano data e luogo di morte. Dalla dedica delle canzoni; sue "prime fatiche" (1572), a Giuseppe Corsi (Grassi), risulta che esse furono scritte per lo più nel giardino dell'amico a Vigorso; mentre dalla dedica dei madrigali (1584) al cardinale Antoine Perrenot de Granvelle, viceré di Napoli dal 1571 al 1575 e grande mecenate di artisti, si deduce che il C. si era trovato un tempo sotto la sua "ombra e servitù" (cfr. Gaspari, p. 221). Delle sue composizioni sono andate perdute quelle che costituivano una raccolta di madrigali a cinque voci citata dal libraio fiorentino Filippo Giunta il Giovane nel suo catalogo editoriale Catalogus libroruni qui in Iuntarum bibliotheca Philippi haeredum Florentiae prostant, Florentiae 1604; ma ci sono pervenuti Ilprimo libro de Canzoni alla Napolitana a cinque voci (Venezia, Girolamo Scotto, 1572) e Ilprimo libro de Madrigali a sei voci ("riovamente ristampati", Venezia, erede di G. Scotto. 1584). La popolarità della raccolta di Canzoni è documentata dalle numerose ristampe, di cui la prima (1573) toglie dal titolo "alla Napolitana" e aggiunge dodici pezzi ai ventuno della prima edizione, mentre le altre (2 ed., Venezia 1575, 3 ed., 1578, 4 ed., 1580, 5 ed., 1585, 6 ed., 1589, erede di G. Scotto) riproducono esattamente quella del 1573. Per di più, alcune canzoni, che ebbero una fortuna internazionale, furono incluse separatamente in un gran numero di antologie sia nell'originale versione vocale sia con testo tradato in inglese, o in "travestimento spirituale" con nuovi testi tedeschi, o in vari adattamenti e trascrizioni strumentali (per liuto, per broken consort, per voce e pianoforte, e altro), con preminenza assoluta della celeberrima Sola soletta.
Fra le varie antologie, più volte ristampate, in cui furono inserite sue composizioni, sono da ricordare le cinquecentine: Harmonia celeste di diversi eccellentissimi musici..., Antwerpen, Pierre Phalèse e Jean Bellère, 1583; Musica divina di XIX autori illustri..., ibid., P. Phalèse e J. Belière, 1583; Pratum musicum Ionge anioenissimum... omnia ad testudinis tabulaturam fideliter redacta..., ibid., P. Phalèse, 1584; Symphonia angelica di diversi eccellentissimi Musici..., ibid., P. Phalèse e J. Bellère, 1595; Primus liber suavissimas praestantissimorum nostrae aetatis artificum Italianorum cantilenas..., Erfurt, Georg Baumann, 1587; Musica transalpina. Madrigales translated..., London, Thomas East, 1588; Liber secundus gemmae musicalis. Selectissimas vartz stili cantsones) quae madrigali et napolitanae Italis dicuntur..., Niirnberg, Catharina Gerlach, 1589; The first sett of Italian Madrigalls englished..., London, Th. East, 1590; Amorum filii Dei Decades duae..., Erfurt, G. Baumann, 1598; The First Books of Consort Lessons, made by diuers exquisite Authors for six instruments..., London, Williarn Barley, 1599 (contiene, in particolare, una versione strumentale di Sola soletta per broken consort, viola soprano e basso di viola, cittorn, pandora, recorder e liuto); Flores musicae, hoc est, suavissimae et lepidissimae cantiones, madrigalia vulgus nominat... ut testudinis fidibus cani possint..., Heidelberg, Voegelin, 1600.
Quanto alle fonti manoscritte, è l'Eitner a segnalare venti madrigali a cinque e a sei voci nella Biblioteca del Rudolfinum in Legnica (Polonia), distrutta durante la seconda guerra mondiale, e due composizioni (Io vogridando come spiritato e Più non amo, et più non ardo), incluse in una raccolta manoscritta di Arie e canzoni in musica a una o più voci e liuto, conservata nella Biblioteca Estense di Modena (Mus. C. 311, c. 42rv) e redatta da Cosimo Bottegari tra il 1574 e il 1602.
Nell'ambito della produzione scarsa ed esclusivamente profana del C. i madrigali, come ebbe già ad osservare A. Einstein, mostrano un compositore orientato in direzione "letteraria" nella scelta dei testi per musica (F. Petrarca, B. Castiglione, P. Bembo e altri, con esclusione dei poeti viventi) e "moderno" nella tendenza ad avvicinarsi ai modi della canzonetta, con esatta percezione e misura di effetti sonori.
Importanza ancor maggiore hanno però i suoi contributi al repertorio della canzone, di cui fu uno degli autori più rappresentativi - segnalato anzitutto da Hol - insieme con M. Trojano, G. L. Primavera, G. Caimo e soprattutto G. Ferretti, secondo lo stile tardocinquecentesco che si può definire "alla madrigalesca" per la sottile sapienza armonica e l'eleganza ritmica, derivate appunto dal madrigale e fuse con un gaio tono popolaresco e con tratti d'influenza tipicamente strumentale. Le canzoni dei C., se da un lato tendono a rivivere con spiriti moderni i procedimenti tecnici della villotta e della villanella a tre voci di Giovan Tommaso di Maio e di G. D. del Giovane da Nola, dall'altro costituirono un precedente determinante per la formazione della canzonetta polifonica, in cui Orazio Vecchi manifesterà alcuni aspetti fondamentali della sua musicalità.
Bibl.: R. Eitner, Bibliographie der Musiksammelwerke des XVI. und XVII. Jahrhunderts, Berlin 1877, p. 488; G. Gaspari, Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, III, Bologna 1893, pp. 36, 42 ss., 221 s.; E. Vogel, Bibliothek der gadruchtm weltlichen Vocalmusik Italiens, I, Berlin 1892, pp. 190 ss.; J. C. Hol, Horatio Vecchi als weltlicher Komponist, Basel 1917, passim; Id., Horatio Vecchi's weltliche Werke, Strassburg 1934, pp. 23-78 passim;A. Einstein, The Ital. Madrigal, II, Princeton, N. J., 1949, pp. 598 s., 602; A. Obertello, Madrigali italiani in Inghilterra, Milano 1949, passim;G. Reese, Musicin the Renaissance, New York 1954, p. 445, 874; Répértoire intern. des sources musicales - Recutili imprimés XVIe-XVIIe siecles, I, Listechronologique, München-Duisburg 1960, pp. 318, 323, 327, 337, 343, 345, 352, 386; Id., Recueili imprimés XVIIIe siècle, ibid. 1964, pp. 62, 75, 88, 146, 214, 259; Id., Einzeldrucke vor 1800, II, Kassel 1972, p. 147; F. Bussi, G. C., in Die Musik in Gesch. und Gegenwart, XV, Suppl., Kassel 1973, coll. 1572 s.; E. Vogel-A. Einstein-F. Lesure-C. Sartori, Bibl. della musica ital. vocale Profana, I, Pomezia 1977, pp. 403-407; F. Luisi, La musica vocale nel Rinascimento, Torino 1977, p. 571; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, II, p. 353; C. Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti, I, p. 366; R. Eitner, Quellen-Lex. der Musiker, III, p. 40; Enc. della Musica Rizzoli-Ricordi, II, p. 173; The New Grove Dict. of Mutic and Musicians, IV, p. 706.