FALLETTI, Girolamo
Erudito e diplomatico nato a Trino intorno al 1518, morto a Padova il 3 ottobre 1564. Studiò prima all'università di Lovanio, poi a quella di Ferrara dove ottenne la laurea in legge sotto il celebre Alciato, nel 1546 o poco prima. Ercole II, duca di Ferrara, lo volle al suo servizio. Lo mandò anzitutto ambasciatore a Carlo V; quindi nel 1548 al nuovo re di Polonia Sigismondo; nel 1550 a Roma per l'elezione di papa Giulio III: infine gli affidò l'ufficio di ambasciatore ordinario presso la Repubblica veneta, ufficio che occupava nel 1554 per l'elezione del doge Francesco Venier, e che occupò fin che visse. Il Duca di Ferrara lo creò (10 agosto 1561) conte di Trignano, vicino a Fanano, nell'Appennino modenese, e gli assegnò larghi censi.
Le principali opere del F. sono: la Guerra di Germania al tempo di Carlo V (Venezia 1552), la traduzione della Resurrezione de' morti di Atenagora (Venezia 1556), il De bello Sicambrico (Venezia 1557), le Orationes XII (Venezia 1558), Genealogia degli Estensi (postuma, Francoforte 1581). Lasciò manoscritte molte altre opere, fra cui la Storia dei principi d'Este, che alcuni a torto affermano essere stata usurpata da G.B. Pigna.
Bibl.: C. Tenivelli, Biografia piemontese, decade II, Torino 1785; G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, VII, Modena 1792, p. 3; V. Santi, La precedenza fra gli Estensi e i Medici, Ferrara 1897.