Fracastoro, Girolamo
Medico e filosofo italiano (Verona 1478 - Incaffi 1553). Scrisse di astronomia, di filosofia, di poetica e soprattutto di medicina. Il suo pensiero e la sua opera si caratterizzano in senso prettamente naturalistico, ove costante è l’appello alla magistra experientia e la ricerca delle cause particolari, e quindi materiali, dei fenomeni. Nel De contagione et contagiosis morbis et curatione (1546), la sua opera scientifica più importante, egli enuncia la dottrina del contagio animato (concetto, questo, che non poteva essere spiegato sulla base della dottrina umorale di derivazione ippocratica) ed esprime chiaramente l’idea che esso derivi da corpuscoli viventi (seminaria prima) trasmissibili da un individuo a un altro. La sua opera letteraria più famosa, scritta in esametri, è il poemetto latino Syphilis sive de morbo gallico (scritto nel 1521 e pubbl. nel 1530) sulla natura e la cura della lue venerea, la quale, dal nome del protagonista (il pastore Sifilo, punito con quella malattia per infedeltà al dio Sole) prese il nome di sifilide, poi universalmente adottato.