GITIADA (Γιτίαδασ, Gitiadas)
Architetto, scultore e poeta spartano, vissuto nel sec. VI a. C., rappresentante della scuola laconica arcaica. Restaurò il tempio di Atena sull'acropoli di Sparta, decorandolo con placche di bronzo sbalzato, ed eseguì la statua di culto della dea, che prese l'epiteto di Calcieco (Χαλκίοικος "dalla casa di bronzo"). In Amicle, presso Sparta, eseguì, insieme forse con l'egineta Callone, un donario, consistente in tre tripodi bronzei, due dei quali, opera sua, adorni delle figure di Afrodite e di Artemide. Del tempio di Atena Calcieco si sono trovati avanzi del muro perimetrale, dai quali risulta che l'edificio era di piccole dimensioni, e frammenti di placche di bronzo, con chiodi pure di bronzo, ma senza decorazione figurata. L'idolo di culto, come possiamo dedurre da monete di Sparta dell'epoca di Gallieno, rappresentava Atena che sta in posa rigidamente frontale, con elmo in testa, scudo rotondo nella sinistra, lancia nella destra sollevata; la parte inferiore del corpo era strettamente avviluppata in una veste decorata a fasce orizzontali. Non sappiamo se su queste zone o sulle placche metalliche di rivestimento delle pareti, fossero raffigurati i miti ricordati da Pausania (III, 17, 2): le imprese di Eracle e dei Dioscuri; la nascita di Atena; Poseidone e Anfitrite; Perseo e le Ninfe; Efesto che libera Era. Questi miti appartengono al repertorio della grande e piccola arte decorativa arcaica. L'idolo era analogo, nelle forme, all'Artemide di Efeso, all'Artemide Leucofriene di Magnesia, all'Afrodite di Afrodisia, allo Zeus di Eliopoli e all'Apollo di Amicle. Delle figure che sostenevano i due tripodi in Amicle possiamo avere un'idea da un bronzetto arcaico trovato a Sparta. Pare che G. si ricolleghi alla corrente ionica.
Bibl.: H. Brunn, Griech. Künstlerg., Stoccarda 1889, I, pp. 62, 82; II, p. 227; G. Perrot-C. Chipiez, Hist. de l'art, VIII, Parigi 1903, p. 438; M. Collignon, Hist. de la sculpt. gr., I, Parigi 1892, p. 228; A. Furtwängler, Meisterwerke, griech. Plastik, Lipsia 1893, p. 719; C. Robert, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, col. 1371 seg.; W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIV, Lipsia 1921, p. 201 segg.