categorico, giudizio e imperativo
Locuzioni, pertinenti alla logica e all’etica, particolarmente usate da Kant, il quale chiamò c. sia il giudizio che, asserendo senz’altro una verità, non è né ‘ipotetico’ né ‘disgiuntivo’, sia, per analogia, l’imperativo etico (imperativo c.), in quanto comando morale proveniente dalla ragion pura pratica e non subordinato ad alcuna condizione (‘devi perché devi’).