BAITELLI, Giulia
Nata nell'ottobre 1706 a Brescia, ebbe un'infanzia tranquilla e rivelò ben presto la sua disposizione agli studi. Il suo carattere di donna schiva, modesta, amante della solitudine, si definì chiaramente sin dalla prima giovinezza, creando un singolare contrasto con la personalità vivace, brillante e salottiera di un'altra letterata bresciana del tempo, Camilla Fenaroli, con la quale ebbe rapporti di amicizia.
L'erudizione della B. abbracciò parecchi campi, dalla matematica alla geografia, alla fisica: conosceva perfettamente il francese e seguì le lezioni del Panagioti per il greco. Un soggiorno a Padova - ove accompagnò il fratello Giulio - fu di grande importanza per la B. che dall'incontro con D. Lazzarini, professore di filosofia nell'ateneo padovano, fu incoraggiata a coltivare la poesia: al petrarchismo, fervidamente sostenuto da quell'erudito, la B. pagò il suo tributo, cimentandosi in versi che riecheggiano del modello temi e motivi, anche se poveri nel complesso di un'autentica ispirazione. Così in vari sonetti inviati al Lazzarini stesso o nella canzone "Poiché mi venne per l'orecchio al core", riportata dal Brognoli, e in molti altri versi d'occasione: per nozze, elezioni, vestizioni sacerdotali, ove la B. si rivela particolarmente attenta ai valori formali.
Tornata a Brescia, visse coltivando l'amicizia di una ristretta schiera di dotti, il canonico p. Gagliardi, l'abate F. Garbelli, il padre G. Romilli, che la sollecitavano a perseguire lo studio dei classici e della letteratura cristiana. A Giovanni Antonio Volpi, che sostituì nella cattedra di filosofia il Lazzarini, la B. indirizzò un'epistola latina ricevendone in risposta, nel gennaio 1737, una lettera nella quale il Volpi si professava ammirato della sua cultura.
La vocazione solitaria della B. culminò nel volontario esilio in una villa della Val Camonica, dove si dilettò nell'insegnare a leggere alle fanciulle del luogo e dove ogni anno in autunno riceveva la visita del Lazzarini. Morì nel 1768.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,II, 1, Brescia 1758, p. 74; A. Brognoli, Elogjdi bresciani per dottrina eccellenti del sec. XVIII,Brescia 1785, pp. 170-213; P. L. Ferri, Biblioteca femminile italiana,Padova 1842, p. 29; E. Bianchi, Una letterata bresciana del Settecento: G. B.,Pavia 1924.