ADORNO, Giuliano
Figlio di Giacomo di Giorgio e di Tobietta di Nicolò De Franchi, è ricordato la prima volta in atti del 1450. Con i fratelli Nicolò e Tommaso fu maonese di Scio, e nel 1452 vi fu prigioniero del doge Pietro Fregoso insieme col fratello Nicolò. Tornato a Genova fu tra gli Anziani (1459). Ereditò dal padre un ricchissimo patrimonio, confluendo in lui le ricchezze accumulate fin dal bisnonno Adornino. Aveva sposato nel 1463 s. Caterina Fieschi (istrumento dotale del 13 gennaio). Dopo un periodo di vita dissipata entrò nel 1488 nel Terz'Ordine francescano. Trasferita la sua abitazione nell'ospedale, vi assistette gli infermi con la moglie. Morì dopo il 10 genn. 1497.
Il suo testamento (29 ott. 1494), rogato dal notaio B. Strato, nomina erede sua moglie con parecchi lasciti a favore di parenti bisognisi. Nel cartulario B. del Banco di S. Giorgio, posteriore al 1525, sono segnate lire 21.721 al suo nome, obbligate a due fratelli Giustiniani a garanzia della vendita di due carati della Maona di Scio vendute da Antonio Adorno ai due fratelli predetti. Ed in altra colonna del cartulario O. M. sono segnate altre somme a beneficio di parenti Adorno. Legatari erano Agostino Adorno governatore e Giovanni suo fratello.
Dei tre figli naturali, ricordati nel testamento della suocera (10 maggio 1461), Tobiuccia (o Primafiore) fu particolarmente cara alla moglie Caterina.
Bibl.: P. Litta, Fam. cel. ital., Adorno, tav. V; A. Giustiniani, Castigatissimi Annali..., Genoa 1537, c. 205r; B. De Rossi, Istoria genealogica e cronologica delle due nobilissime case Adorna e Botta, Firenze 1719, pp.56, 60, 61, 158, 160, 163; G. B. Spotorno, Storia letteraria della Liguria, III, Genova 1825, pp. 95, 97; L. A. Cervetto, S. Caterina Fieschi Adorno, Genova 1910, pp. 25-34, 93.